Mezza Italia paralizzata, una
nevicata fitta e incessante dalle prime ore della mattina, la A1
chiusa nel pomeriggio praticamente da Firenze a Milano, disagi
per aerei e ferrovie, centinaia di cittadini bloccati per ore
sulle strade e sulle autostrade del centro e del nord Italia:
quello che in ogni modo si era cercato di evitare fin da ieri
con avvisi agli automobilisti sui pericoli che le nevicate
avrebbe potuto provocare, si è puntualmente verificato.

E immediate sono scattate le polemiche: la Protezione Civile,
dopo l’allerta emesso ieri, ha ribadito che nonostante “non ci
fosse alcuna possibilità di sottovalutare l’allarme”,
“qualcuno non ha fatto quello che doveva fare”. Critiche anche
a quegli automobilisti e camionisti “irresponsabili” che si
sono messi in auto senza le catene a bordo o con i pneumatici da
neve, finendo di traverso sulla carreggiata e bloccando di fatto
la circolazione.

Che non sarebbe stata una giornata facile lo si è capito fin
dalle prime ore della mattinata, quando su tutta la dorsale
appenninica centro settentrionale è cominciato a nevicare
intensamente. Sfiorata la Liguria, la perturbazione si è
abbattuta con tutta la sua violenza in particolare sull’Emilia,
sulla Toscana e sulla Lombardia meridionale. La neve è caduta
anche in pianura e in poco tempo ha attecchito, rendendo
difficile la circolazione sia sulle strade provinciali e statali
sia sulle autostrade. A mezzogiorno l’aeroporto di Bologna ha
chiuso e riaprirà soltanto domani mattina. Con il passare delle
ore la situazione è andata peggiorando costringendo la
Protezione Civile a chiudere tutti gli ingressi sulla A1 nel
tratto compreso tra Bologna e Lodi. Chiusura estesa nel
pomeriggio fino a Firenze. Immediatamente si sono formate code
chilometriche, con automobilisti infuriati e bloccati per ore.

Chi deve raggiungere Milano è obbligato a uscire a Firenze
Nord, prendere l’A11 e poi proseguire il viaggio o sulla A15 –
dove però c’é l’ obbligo di catene a bordo – o sulla A12. Va
leggermente meglio in direzione Sud, dove le auto procedono a
passo d’uomo. Per far fronte all’emergenza, centinaia di
volontari del Dipartimento sono scesi in strada per portare
coperte e bibite calde agli automobilisti rimasti bloccati. In
strada anche i mezzi sgombraneve e spargisale dell’Anas e della
società Autostrade per l’Italia, chiamati ad un super lavoro.
Operazione, tra l’altro resa ancor più difficile dall’
abbassamento delle temperature, che ha provocato la formazione
di uno strato di ghiaccio di una decina di centimetri.
Mobilitata anche la polizia stradale, con oltre 55 pattuglie
impegnate da stamattina nel tratto dell’A1 tra Chiusi e Piacenza
per controllare che i mezzi in entrata in autostrada abbiano le
dotazioni da neve.

Grossi problemi anche nei centri abitati: a Bologna, dove ci
sono ormai una trentina di centimetri di neve, sono stati sparse
oltre 500 tonnellate di sale e diversi alberi sono caduti sotto
il peso della neve. Il traffico cittadino non si è bloccato, ma
é andato a singhiozzo per tutto il giorno. E’ andata meglio, ma
non troppo, a chi ha scelto di muoversi in treno: è arrivato a
destinazione, ma con diverse ore di ritardo. La neve, infatti,
ha reso difficili anche i collegamenti ferroviari. Problemi
anche per le squadre di calcio di A e B impegnate domani in
incontri nel centro Italia: alcune hanno dovuto abbandonare il
pullman e optare per il treno, mentre altre sono stati costretti
ad atterrare in altri aeroporti.
Se l’Emilia e tutta la dorsale appenninica è stata messa in
ginocchio, il resto dell’Italia ha avuto a che fare con vento
gelido, pioggia, grandine, mareggiate e nevicate, anche se meno
intense. A Livigno il termometro ha segnato i -25 mentre a
Trieste la bora ha soffiato a 120 km orari, accompagnata dalla
neve. Fiocchi anche a Venezia, mentre sul resto del veneto è
piovuto. Neve nelle Marche e in Umbria, mentre nel Lazio la
pioggia si è alternata alla grandine. A Roma la piena del
Tevere ha raggiunto i dieci metri, quattro sotto il limite di
guardia ma due sopra le banchine. In serata la perturbazione si
é spostata sul sud, portando la neve in Abruzzo, Molise e
Calabria. Imbiancato, infine, il nuorese, mentre in Campania e
in Sicilia il mare mosso ha fatto saltare i collegamenti con le
isole.