Sembrano destinati all’estinzione i pranzi e le cene a orari fissi. Gli esperti segnalano una svolta nel costume degli italiani: si mangia quando si ha fame e sempre meno seduti a tavola. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dalla rivista Dimagrire (Edizioni Riza).

La chiamano ‘wild diet’, ed è il trionfo dell’anarchia gastronomica. Se fino a vent’anni fa, tra colazione, pranzo e cena, si stava seduti in media dai 50 ai 60 minuti al giorno, oggi questo tempo si è dimezzato. E, a sorpresa, molti esperti promuovono questo nuovo stile di vita.

Vittime e, al tempo stesso, alfieri della dieta selvaggia sono soprattutto i single (31%), ma anche le casalinghe (23%). E poi naturalmente i manager e i liberi professionisti (14%), ma anche gli studenti e i giovani in genere (18%). Insomma, oltre sei italiani su dieci si sono ormai convertiti.

Il nuovo stile di vita alimentare, a detta dello studio, produrrebbe indubbi effetti positivi sul fisico. Ma c’è anche il rischio opposto: quello cioè di ingozzarsi tutto il giorno senza regole. Il consiglio dei nutrizionisti, allora, è quello di non transigere e puntare in ogni caso su cibi genuini e naturali. Insomma, va bene selvaggi, ma non barbari.