Segnali positivi per l’economia
dell’Emilia Romagna: i dati Istat relativi alle esportazioni regionali dei primi sei mesi del 2004 hanno evidenziato una situazione in forte ripresa, in linea con l’andamento positivo che ha caratterizzato la maggioranza delle regioni italiane.

E’ quanto segnala l’ Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna.

Ad un primo trimestre caratterizzato da un tasso di crescita prossimo allo zero, sono seguiti tre mesi particolarmente vitali, segnati da un aumento tendenziale del 14,1 per cento.
Per trovare un aumento più sostenuto, limitatamente al secondo trimestre, occorre risalire al 1995, quando venne rilevata una crescita del 25,6 per cento. La ripresa in atto nell’economia mondiale, apparsa piuttosto intensa negli Stati Uniti d’America e nel continente asiatico, comincia a dare i suoi effetti. Il commercio internazionale è previsto in crescita dell’8,0 per cento, in accelerazione rispetto all’aumento del 5,5 per cento del 2003.

Per Unioncamere nazionale il 2004 dovrebbe chiudersi per l’Emilia-Romagna con un incremento reale dell’export pari al 3,9 per cento, recuperando sulla flessione del 3,1 per cento accusata nel 2003.


Le esportazioni dell’Emilia-Romagna dei primi sei mesi del 2004 sono ammontate in valore a 16.387,9 milioni di euro, rispetto ai 15.271,3 milioni dell’analogo periodo del 2003.
L’aumento percentuale è stato del 7,3 per cento, a fronte degli incrementi del 7,1 e 5,7 per cento riscontrati rispettivamente nel Nord-Est e nel Paese. L’ export dell’Emilia-Romagna è per lo più costituito da prodotti metalmeccanici. Nei primi sei mesi del 2004 hanno caratterizzato quasi il 59 per cento del totale delle vendite all’estero.