Entro la fine del 2006 i passaporti dei cittadini europei riporteranno le impronte digitali accanto alla fotografia e al nome. Sarà rafforzato in tempi rapidi lo scambio dei dati sui sospettati di terrorismo in modo da facilitarne l’espulsione dal territorio europeo.

Sono queste alcune delle intese raggiunte nel corso dell’incontro dei ministri dell’Interno del G5, che a Firenze, presso Villa Cora, ha riunito per due giorni Giuseppe Pisanu (Italia), Dominique De Villepin (Francia), Otto Schilly (Germania), David Blunkett (Gran Bretagna) e José Antonio Alonso Suarez (Spagna).

L’obiettivo comune resta quello ”di ridurre l’immigrazione illegale, dare protezione ai rifugiati in conformità con le convenzioni internazionali – operando una distinzione netta tra immigrati economici e richiedenti asilo – scongiurare il ripetersi di tragedie in mare”.

In materia di espulsione dei soggetti sospettati di attività terroristiche o criminali, in particolare, il ministro Pisanu ha annunciato che ”fra non molto sarà possibile avere una direttiva europea”.

Il vertice si è concluso sollecitando la necessità di intensificare la collaborazione nella lotta alla droga. A tal proposito i ministri di Gran Bretagna, Spagna, Germania, Francia e Italia ritengono necessario dar vita a livello europeo a ”squadre comuni di inchiesta” sul traffico di stupefacenti.