Il consigliere regionale di Fi Andrea Leoni interviene nella polemica sulla discarica di via
Caruso scoppiata tra l’amministrazione comunale di Modena e il governo. Sulla stessa vicenda, in difesa del sindaco il PDCI.

“Non vorremmo che la diatriba sui tempi e le modalità di chiusura della discarica di via Caruso distogliesse l’attenzione da un problema sostanziale, denunciato da mesi da Forza Italia e relativo all’ormai evidente emergenza rifiuti che pesa come un macigno sulla città di Modena e sulla provincia. Un’emergenza che deriva da scelte disastrose e fortemente speculative della Giunta Barbolini che oggi l’ex sindaco tenta senza vergogna di difendere.



La Giunta Barbolini ha gonfiato per anni i bilanci di Meta aumentando a dismisura la quantità di rifiuti conferiti presso la discarica di via Caruso, non ottemperando al contestuale obbligo di programmare la gestione dei rifiuti in previsione della chiusura della discarica stessa. Tutto ciò si è trasformato in una pesante e costosa eredità per tutti i cittadini. Ciò che ieri gonfiava i bilanci di Meta, oggi a discarica chiusa, rischia di trasformarsi in costi milionari derivanti dalla necessità, per Comune e Meta, di smaltire i rifiuti in discariche non proprie.



Questo è ciò che era evidenziato nel prospetto informativo presentato agli investitori ai tempi della quotazione di Meta in borsa. Questo è ciò che gli amministratori di sinistra sapevano ma non hanno saputo e voluto gestire. Per questo il non avere ottemperato a chiare responsabilità politiche e amministrative nei confronti della collettività li rende oggi doppiamente colpevoli.



Stupisce che l’Assessore comunale all’ambiente Orlando auspichi nuovamente che la discarica possa rimanere aperta al conferimento di altri rifiuti, legittimando, a parole, il conseguente stravolgimento di chiari e vincolanti impegni ministeriali.



Stupisce la faccia tosta del sindaco Pighi che dopo avere sostenuto per anni scelte dalle conseguenze disastrose per il futuro di Modena, ora ha pure la sfrontatezza di vincolare la chiusura della discarica ad un indennizzo dello Stato per lo smaltimento dei rifiuti.



Stupisce che gli attuali amministratori di sinistra pongano oggi pubblicamente ed incredibilmente gli stessi interrogativi ai quali i loro predecessori avrebbero già dovuto da tempo dare risposta.



Erano Meta e Comune che, in base agli accordi ministeriali, e agli impegni con Tav, avrebbero dovuto sia predisporre l’area della discarica per il passaggio dell’alta velocità, sia, nell’interesse della città, programmare dove come e quando conferire e smaltire i rifiuti dopo la chiusura della discarica di via Caruso. Se sul primo punto i lavori, sulla cui regolarità sarà il Ministero a fare luce, sono comunque avanzati, sul secondo aspetto gli amministratori di sinistra dimostrano di volere coprire gravi inadempienze e pesanti responsabilità politiche.



I tentennamenti dell’Assessore Orlando e la difesa d’ufficio del Sindaco Pighi confermano che il Comune non ha programmato nulla. E di questo, oggi come ieri, dovrà rispondere, in prima persona, ai cittadini”.


“Non solo Giovanardi è un modenese noto a livello nazionale
per fare parte della compagine governativa e per intervenire
prontamente ogni qual volta Berlusconi è in difficoltà, sempre
pronto a dire che tutto va bene madama la marchesa – affermano
in una dichiarazione congiunta l’assessore comunale del Pdci
Gualtiero Monticelli e Monica Macchioni, della direzione
nazionale del partito – Purtroppo Giovanardi interviene anche
nelle vicende della sua città. Adesso ha fretta di fare pagare
ai modenesi i costi della chiusura della discarica”.
Come mai tanta fretta?, si interrogano i due esponenti dei
Comunisti italiani, secondo i quali “non esistono ragioni
tecniche che la giustifichino”.


Come mai – chiedono ancora Monticelli e Macchioni – “non si
preoccupa invece del fatto, come sollevava giustamente il
sindaco, che il governo non sta ottemperando alle promesse fatte
e non stanno arrivando gli stanziamenti previsti? Perché non si
preoccupa del risarcimento danni dei cittadini interessati? Da
oggi – concludono – i modenesi sanno che oltre ad avere la
disgrazia di un ministro noto a livello nazionale per essere il
fido difensore del premier, hanno anche un ministro che tenta di
danneggiarli economicamente per le vicende che riguardano il
territorio. A quando la tassa Giovanardi?”.