Il Comune di Modena, in seguito alla recente sentenza sulla strage di Piazza Fontana, chiederà ufficialmente “agli Organi dello Stato a continuare o a riprendere dove necessario ogni iniziativa atta a sostenere la verità, in tutte le sedi possibili, perché è solo questa la strada che può contribuire a consolidare la democrazie del nostro paese”.

La decisione, approvata con i voti della maggioranza, di Modena a Colori e l’astensione dell’opposizione, è contenuta nell’Ordine del giorno presentato da Baldo Flori (Modena a colori), nel quale si esprime anche “l’indignazione per il fatto che quella strage che diede avvio alla strategia della tensione diventi una strage ‘ufficialmente senza colpevoli’”, sottolineando anche “i numerosi ostacoli emersi e denunciati sulla strada dell’accertamento della verità’, con la apposizione del segreto politico e militare, con i depistaggi, le deviazioni dei Servizi, gli errori nella impostazione delle indagini e le insufficienze della Magistratura che hanno finito per portare alla chiusura di una delle vicende giudiziarie più controverse della storia del nostro Paese, senza la individuazione di elementi certi di colpevolezza”.