Si preannuncia ancora un anno difficile per pesche e nettarine. A denunciarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori che si dice fortemente preoccupata per le previsioni negative a livello europeo sull’andamento della campagna di questi prodotti.


Secondo la Cia, si profila, infatti, una pesante eccedenza di prodotto comunitario rispetto alla copertura di assorbimento dei mercati europei simile a quella che si era già verificata nello scorso anno.

La Cia fa notare che le rilevazioni compiute nel corso degli ultimi anni hanno ormai evidenziato una capacità di assorbimento di pesche, nettarine e anche percoche, da parte del mercato dell’Unione europea, indicativamente intorno ai 3 milioni e seicentomila tonnellate. Sulla base delle previsioni produttive del 2005 il dato di produzione complessivo supera il 10 per cento la soglia massima di assorbimento del mercato. E questo lascia prevedere una situazione difficile per i produttori.

Alla luce di questi dati, sarebbe auspicabile, secondo la Cia, affrontare il problema su scala europea per evitare il ripetersi di una crisi di mercato per le produzioni italiane e comunitarie di pesche, nettarine e percoche anche per i prossimi anni.

In tale contesto -rileva la Cia- s’inserisce la riunione del Comitato pesche e nettarine dell’Organizzazione interprofessionale durante la quale è stato stilato un verbale con norme di mercato più restrittive. Verbale che la Cia auspica che venga prontamente ratificato a livello nazionale dell’Organismo interprofessionale nell’ambito del Consiglio di amministrazione che si terrà mercoledì prossimo 22 giugno.