“L’intervento sull’Irap credo sara’ il cuore della prossima Finanziaria”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco, nel corso di un dibattito in occasione dell’assemblea degli industriali di Modena.


Siniscalco, rispondendo a una domanda, ha detto di non credere che il rinvio di tre mesi o poco piu’ nell’adozione di un provvedimento come i tagli all’Irap possa essere considerata la fine del mondo. E sul fatto che i tagli all’Irap fosse un provvedimento condiviso da tutti, Siniscalco ha ricordato che al momento di stringere, quando ci si e’ seduti intorno a un tavolo per decidere come e dove tagliare, sono sorti i problemi: “C’e’ stato un tale contrasto che alla fine decidere di pensarci ancora un po’ e’ stata la cosa migliore da fare”.



Per il ministro dell’Economia
Domenico Siniscalco il nostro paese non e’ in declino ma sta attraversando una fase di transizione. “Bisogna continuare a guardare avanti e non girarsi sempre indietro”.
Rispondendo alle domande del politologo Edmondo Berselli Siniscalco ha detto che il governo dovra’ fare e fara’ tutto quello che puo’ per mettere in condizione il paese e le imprese di uscire da questa situazione. Tutto questo sara’ fatto nel Dpef e poi nella Finanziaria. E le cose principali da tenere d’occhio sono, secondo Siniscalco, il bilancio dei lavori pubblici, un contenimento rigoroso della spesa corrente, la lotta all’evasione fiscale, l’abbattimento delle barriere all’entrata, una maggiore liberalizzazione e piu’ spazio, per esempio, al silenzio-assenso “mettendo le aziende produttive al centro dell’attenzione, perche’ sono il motore e senza il motore non si va da nessuna parte”.


Dunque, per Siniscalco “un intervento sul mondo delle imprese credo sia una priorita’”. Inoltre il paese deve riprendere fiducia e perche’ questo avvenga bisogna ristabilire il giusto clima attraverso tre direzioni: “Linea di marcia definita e non variabile; fermezza in alcune decisioni; clima di stabilita’. In una parola regole, e serieta’ nel farle rispettare”.