Continua fino all’11 febbraio, nella ‘Manica lunga’, al primo piano di Palazzo d’Accursio, la mostra ‘Bambini invisibili, La Shoah’, percorso
didattico realizzato dai ragazzi del ‘Laboratorio Accursio’ (tre classi della Scuola Media Irnerio e alcuni studenti del Liceo Minghetti), e curato
dalla professoressa Chiara Gazzoli.


L’esposizione è stata inaugurata in occasione delle celebrazioni del ‘Giorno della Memoria’.

La mostra (una quarantina di pannelli) conclude un percorso basato su attività di laboratorio, interpretazione di film e letture di testi, da
Anna Frank a Primo Levi, da Simon Wiesenthal a Liliana Segre, per citarne alcuni.

I pannelli visualizzano le tematiche legate al vissuto dei bambini e degli adolescenti perseguitati e sterminati dal nazismo. Alcuni fili conduttori – l’identità, il dolore, il gioco, la dignità… –
guidano la scelta dei materiali (disegni, ritagli di giornali, testi ecc.) nella costruzione di un collage che parte dal dato storico e approda
all’attualizzazzione della domanda: esiste ancora l’antisemitismo?

‘Bambini invisibili, La Shoah’ può essere letta come un’espressione della sensibilità degli adolescenti d’oggi messa a confronto con l’esperienza tragica dei loro coetanei degli anni ’30 e ’40.