La Cia ha illustrato, nel corso del Tavolo avicolo a Palazzo Chigi, le sue dieci proposte per ridare certezze agli allevatori, oggi alle prese con una drammatica emergenza, e tranquillità e fiducia ai consumatori.

Contro la ‘psicosi da pollo’ e per fronteggiare il tracollo dell’avicoltura italiana occorre l’immediata istituzione di un’ Unita di crisi interministeriale (ministeri Salute, Politiche agricole, Economia, Attività produttive e Ambiente) che preveda una costante consultazione con le organizzazioni professionali agricole ed i sindacati dei lavoratori dipendenti. Obiettivo è individuare gli interventi legislativi e finanziari per risolvere il gravissimo stato di crisi del settore avicolo.
Questo uno dei dieci punti illustrati oggi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori durante il Tavolo tenutosi a Palazzo Chigi per affrontare la pesante situazione che si è venuta a determinare: drastico calo (più del 70 per cento) dei consumi di pollame e di uova e danni che, da quando è esplosa la vicenda nell’ottobre scorso, toccano ormai i 700 milioni di euro in tutta la filiera.

La Cia ha, dunque, predisposto un vero e proprio ‘decalogo’ per rilanciare un settore che è purtroppo precipitato in un baratro profondo. Si tratta di una serie di concrete proposte per ridare certezze operative e di mercato agli allevatori avicoli, che hanno visto i loro redditi pressoché dimezzati, e tranquillizzare i consumatori, frastornati da un’informazione confusa e superficiale che ha solo generato infondati allarmismi e una vera e propria ‘psicosi da aviaria’.

Per questo motivo la Cia chiede l’avvio di una campagna di comunicazione, che coinvolga anche le scuole, sui provvedimenti che garantiscono la sicurezza del consumo di carne avicola in Italia.

Inoltre, vengono sollecitate la predisposizione di piani nazionali per contenere la situazione di esubero delle produzioni (fermo programmato) e l’individuazione di indennizzi per le aziende che sono state costrette a distruggere uova da riproduzione o ad abbattere capi destinati allo svezzamento.
Secondo la Cia, è anche importante prevedere la sospensione dei termini di pagamento dei contributi tributari e previdenziali e in modo concomitante interventi agevolativi in ambito creditizio (mutui e prestiti); nel contesto delle predisposizioni di ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti (cassa integrazione), vanno estesi gli interventi anche alle aziende sotto i 15 dipendenti.