La notizia che il Comune di Roma abbia deciso di organizzare una copia internazionale del Festival della Filosofia, suscita una naturale irritazione. Dietro l’angolo c’è il rischio di un depotenziamento dell’importanza di un evento che, nella nostra provincia, è riuscito a coniugare in modo intelligente un tema di spessore con il coinvolgimento di moltissime persone, non solo modenesi.

Un’iniziativa che grazie alla sua originalità ed anche al coraggio degli ideatori ha saputo ritagliare uno spazio significativo alla nostra provincia in un contesto, quello della produzione di eventi culturali, sempre più importante ed in costante crescita. L’identità di Modena, in una dimensione fra l’altro nuova, con il Festival della Filosofia, è senza dubbio stata rafforzata e, in questo modo, si sono create le condizioni per attrarre persone che altrimenti difficilmente sarebbero transitate nel nostro territorio. Presupposti importanti che, come Confesercenti, ci fanno affermare che si deve continuare a lavorare per valorizzare ulteriormente l’ottimo lavoro sino ad oggi svolto. Diventa però difficile pensare ad una contrapposizione tra la capitale e Modena. L’imitazione romana del Festival della Filosofia è l’ennesima conferma che la cultura sempre più spesso si trasforma in investimento importante per dare nuova vitalità alle città, diventando una carta vincente per la promozione del territorio.



Il tema, più generale, che ancora una volta quindi si pone all’attenzione dell’opinione pubblica è capire in che modo in questo mercato emergente Modena, con i pregi, ma anche i limiti di una città di provincia, può consolidare la propria posizione. È un terreno difficile e complesso che richiede un impegno forte prima di tutto da parte della politica. Perché, ad esempio, non cogliere l’occasione per creare dei circuiti alternativi alle grandi città che coinvolgano più centri di medie dimensioni, per arricchire e diversificare l’offerta? Mettere in rete iniziative come il Festival della Letteratura di Mantova, il Festival della Filosofia e della Poesia, nati entrambi nella nostra provincia, potrebbe essere una prima strada concreta da esplorare.



Occorre coraggio e fantasia progettuale ed un coinvolgimento pieno delle associazioni culturali della città, unitamente alle associazioni di categoria che sul terreno dell’accoglienza possono contribuire a creare un clima più positivo che in passato.



Certo l’intraprendenza del comune di Roma, pone alla nostra attenzione, nuovamente l’urgenza e la necessità di superare l‘eccessiva parcellizzazione della promozione della nostra città e di accelerare il percorso, verso la creazione di un soggetto unico, da più parti evocato, ma che stenta ad assumere un’identità definita.


“Come giudica la Regione la decisione del Comune di Roma di organizzare, nella capitale, un festival della filosofia sostanzialmente identico a quello che si organizza da anni a Modena? Quali conseguenze potrebbe avere una decisione simile?



Il Presidente Errani si opporrà al tentativo del suo compagno di partito Veltroni di scippare a Modena e alla nostra regione uno dei pochi appuntamenti culturali di richiamo nazionale e internazionale?”.



A chiedere lumi sulla vicenda è il Consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni attraverso un interrogazione presentata all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.



“Crediamo che la Regione – ha affermato l’esponente Azzurro – possa e debba mettere in campo azioni specifiche per evitare la scopiazzatura di una manifestazione nata e cresciuta sul nostro territorio, richiamando a Modena ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia, con notevoli ricadute positive anche sul sistema economico locale.



Un festival della filosofia ‘fotocopia’ organizzato a Roma rischia di schiacciare irrimediabilmente quello organizzato a Modena. E ciò è assolutamente da evitare.



Il problema a questo punto è squisitamente politico. Il Presidente della Regione Errani e il sindaco di Modena Pighi se la sentiranno di difendere il festival della filosofia modenese se per farlo dovranno pestare i piedi al compagno di partito Veltroni?”