La Lega Calcio Uisp di Modena, che anche per la prossima stagione si appresta a organizzare l’attività amatoriale per circa 185 squadre di adulti e 160 del settore giovanile, ribadisce la propria contrarietà alla disputa delle partite di Serie B il sabato pomeriggio, ovvero nella giornata tradizionalmente dedicata ai campionati amatoriali, in particolare dei bambini.


Eravamo fiduciosi, dopo la presa di posizione di alcuni presidenti delle società del calcio professionistico, ma adesso sembra tutto naufragare nuovamente nel mare dei diritti televisivi.
E allora continuiamo a pensarla come lo scorso anno: ci sembra assurdo che una città come Modena debba sottostare ai tempi dettati dalla Lega Calcio Professionisti che, con la parallela applicazione del Decreto Pisanu, si ritroverà ancora una volta blindata, con le scuole chiuse in anticipo e la viabilità al collasso.
A questo aggiungiamo che se dopo il ciclone Calciopoli si volevano riavvicinare al mondo del pallone anche le famiglie, fortunatamente i genitori dei piccoli atleti ci stanno manifestando l’intenzione di preferire le partite dei loro figli a quelle dei “grandi”.

Di fatto la Lega Professionisti continuerà a chiudere le città per aprire gli stadi a suo piacimento, senza tenere in considerazione la volontà del pubblico, della gente che vorrebbe andare a fare il tifo per la propria squadra del cuore.
Calpestando il dovere dei Sindaci, che non possono di fatto governare le loro e le nostre città.
Negando ai bambini che giocano al calcio la possibilità di seguire le partite di serie B.
Complimenti, per il secondo anno consecutivo…

(Gino Montecchi, Presidente Lega Calcio Uisp Modena)