Ha confessato di aver violentato la sua vittima El Hadar Yassine, il marocchino di 18 anni in carcere da più di due mesi per lo stupro di cui era rimasta vittima una turista svedese di 17 anni nella notte tra il 15 e 16 luglio, quando si era appisolata su un
prato ai giardini Margherita di Bologna.

Il giovane, nuovamente ascoltato nei giorni scorsi dal Pm Valter Giovannini, ha confessato di aver abusato della ragazza e di essere stato alterato
dall’alcol al momento dell’aggressione.
Yassine era stato fermato per violenza sessuale aggravata un paio di giorni dopo il fatto,
rintracciato dagli investigatori della squadra mobile nel pieno centro cittadino e poi riconosciuto, in un confronto all’americana, dalla vittima, da due compagne di viaggio e da un amico bolognese.
La giovanissima turista aveva passato la serata tra il 15 e 16 luglio con un gruppo di amici, dopo essere arrivata il giorno stesso in città con tre amiche, partite a fine giugno dalla Svezia per un giro in treno attraverso l’Europa, con la formula dell’Interrail. A Bologna avevano alcuni amici.
Quella sera era in programma una festa di compleanno ai giardini, alla quale le giovani si erano unite. Dopo alcune ore passate mangiando, bevendo e ballando, verso le 4.30 la diciassettenne si era allontanata dagli altri
per fare una passeggiata, raggiungendo un prato dove si era sdraiata e addormentata.
Il risveglio, dopo circa mezz’ora, era stato drammatico: si era ritrovata seminuda e con addosso uno sconosciuto che tentava di consumare un rapporto sessuale. La giovane si era subito ribellata, aveva graffiato lo stupratore, e le sue grida avevano attirato sul posto una delle compagne di viaggio che l’avevano aiutata a divincolarsi. Il giovane aggressore si era
allontanato. Yassine aveva poi sempre negato ogni responsabilità.

Il ragazzo prima della violenza era stato per un certo periodo affidato ad una famiglia bolognese ma da quella casa si era allontanato, conducendo di fatto la vita del senza fissa dimora. Come lui stesso ha ammesso, la
notte dell’aggressione l’aveva passata ai giardini.
Con la confessione il pm Giovannini considera chiusa la fase delle indagini e ha chiesto per il
giovane il giudizio immediato.