Le patologie cardiovascolari si confermano la prima causa di morte in Emilia Romagna: infarto, ictus e scompenso cardiaco su tutte.”Un quadro terribile – afferma professor Elmo Mannarino, presidente Sisa – che vede ogni anno un bilancio drammatico di morti per malattie cardiovascolari. La nostra battaglia alle patologie cardiovascolari passa attraverso lo studio dell’aterosclerosi, malattia ‘multifattoriale’ che si può considerare a tutti gli effetti l’anticamera di tutte le affezioni cardiovascolari”.

“Il nostro obiettivo si può sintetizzare in due fondamentali punti: informare i cittadini sulla prevenzione sui corretti stili di vita e sulle abitudini alimentari, rafforzare la diagnostica cioè applicare le novità della ricerca scientifica alle terapia”.

”Tuttavia – secondo il prof. Claudio Borghi, direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna del Dipartimento di Medicina clinica e biotecnologia applicata ‘D.Campanacci’ dell’Università di Bologna – l’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari viene solo parzialmente percepita sia a livello nazionale quanto nella nostra regione dove, nonostante la disponibilità di strumenti di prevenzione efficace, una correzione adeguata dei fattori di rischio per la aterosclerosi si osserva solo nel 25-30% della popolazione con elevata probabilità di un evento clinico”.

L’incrocio degli ultimi dati SISA con quelli dell’annuario statistico italiano 2006 ha permesso di scattare una fotografia dello stato delle malattie cardiovascolari in Italia ed in Emilia Romagna (SISA 2006 ed Istat 2004). Malattie cardiovascolari che sono la prima causa di morte in assoluto nei paesi industrializzati, ed in Italia. Patologie cardiovascolari che si confermano la prima causa di morte anche nella regione emiliana. Infarto, ictus e scompenso cardiaco su tutte.

Considerando che il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari in Italia raggiunge lo 0,415% della popolazione, la regione Emilia-Romagna si discosta leggermente da questo dato attestandosi sullo 0,4875%. Pertanto sulla popolazione Istat 2003 si riscontrano circa 20.000 decessi annui causati da malattie cardiovascolari.
Più colpite le donne, oltre 10 mila, contro gli uomini che toccano le 9500 unità. Sempre a livello regionale, scomponendo i dati per fasce d’età, le più consistenti dal punto di vista numerico sono quelle comprese tra i 75 gli 85 anni, fascia che da sola raccoglie più di metà dei decessi.

Questa, in sintesi, la realtà provincia per provincia, per quanto riguarda i decessi annui causati da malattie cardiovascolari:

Bologna: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 4500 persone. Più colpite le donne, 2300 contro 2200 uomini.
Modena: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 3000 persone. Uomini e donne sono pari, 1500 persone.
Reggio Emilia: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 2200 persone, 1130 donne 1082 uomini.
Parma: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 1900 persone. 924 uomini, 991 donne.
Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 1700 persone.
Rimini: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 1300 persone, donne 680 uomini 640.
Piacenza: decessi causati da malattie cardiovascolari, oltre 1286 persone, donne 660 uomini 620.