Un accertamento tecnico non ripetibile sulle tubature sarà realizzata entro la prima settimana di gennaio dai due periti incaricati dalla Procura di redigere le due consulenze, geologica e impiantistica, nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia di San Benedetto del Querceto.

In vista di quell’esame i magistrati dovranno provvedere alle eventuali iscrizioni sul registro degli indagati, per dar modo alle difese di questi ultimi di nominare i consulenti di parte che parteciperanno all’accertamento. L’inchiesta sulla tragedia di San Benedetto condotta dal Procuratore aggiunto Luigi Persico e dalla collega Antonella Scandellari, che ha ipotizzato i reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e crollo colposo, è però ad oggi contro ignoti. A quell’accertamento potranno partecipare con loro consulenti tecnici le parti offese, il Comune di Monzuno e i rappresentanti delle vittime, e anche Hera, in qualità di responsabile civile dell’impianto. Intanto la famiglia di Enzo Menetti, il 63enne responsabile della casa di riposo ‘Ilenia’ morto nell’esplosione, ha presentato in Procura una denuncia-querela sull’accaduto. Prosegue intanto il lavoro degli inquirenti in vista di quell’accertamento, per ricostruire con esattezza chi ha progettato, realizzato e manutenuto nel corso degli anni l’impianto. In particolare quali siano stati gli interventi di manutenzione in occasione di episodi franosi o di smottamenti. A questo proposito i magistrati hanno chiesto ai carabinieri una cartografia riassuntiva della franosità della zona, mentre proseguono le audizioni dei vari testi per capire lo svolgimento dei soccorsi la mattina dello scoppio, ma anche per ricostruire i diversi episodi di malfunzionamento e perdite dell’impianto nel corso degli anni denunciati dagli stessi residenti.