Risale all’inizio di luglio 2006 l’interrogazione presentata in Regione Emilia-Romagna dal Consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi per fare luce sulla tragedia che ha colpito la famiglia Pavarini di Novellara e tutta la comunità reggiana. Dopo sei mesi, la Giunta regionale non ha ancora dato nessuna risposta alle richieste dell’azzurro che si è fatto interprete dei sentimenti dei famigliari e degli amici della giovane Greta.

“Quello che è successo alla giovanissima Greta – afferma Filippi – ci ha lasciato senza parole. Ci saremmo aspettati un impegno preciso e più rispetto da parte dell’Assessorato regionale alla Sanità. La Regione Emilia-Romagna, responsabile del sistema sanitario regionale, ha il dovere di risolvere e far luce su tutte le anomalie e le inadempienze del mondo sanitario.
Le valutazioni cliniche eseguite dal medico curante, dalla guardia medica, dal pronto soccorso e poi dall’ ospedale non sono state adeguate. Le diagnosi mediche questa volta anziché salvare una vita, hanno condannato una giovane alla morte. La medicina non è stata all’altezza della situazione e non ha salvato una giovane vita come sarebbe stato logico e naturale che avvenisse.
Il sistema sanitario regionale questa volta non ha funzionato. La sanità regionale viene spesso dipinta come efficiente e all’avanguardia; ma evidentemente ci sono ancora lacune a cui occorre porre rimedio.
Il comportamento della Giunta regionale acuisce quanto successo, nel caso di Greta è evidente un disinteresse nei confronti dei cittadini.
La Regione Emilia-Romagna ha il dovere di prendere i provvedimenti per evitare che tragedie di questo tipo abbiano a ripetersi. I cittadini pretendono una spiegazione esauriente dell’accaduto; i famigliari di Greta non possono rimanere nel dubbio, sono numerosi i giovani amici di Greta che ancora si chiedono come mai e perchè nei nostri ospedali sia accaduta una disgrazia così terribile.
Il sistema sanitario regionale ha l’obbligo di individuare le eventuali responsabilità e le cause dell’inspiegabile morte di una ragazza piena di vita, di vitalità, di voglia di vivere e di amici che ancora non si danno pace.
E’ grande il dolore e il disagio di tutti noi per l’inefficienza delle istituzioni competenti.
In Emilia-Romagna e in Italia tragedie di questo tipo non dovranno più accadere e la risposta chiarificatrice deve arrivare prima possibile; Greta aveva 16 anni quando ci ha lasciati”.