“Ancora una volta i concessionari autostradali non rispettano i contratti di servizio e scaricano sull’utenza le proprie inefficienze e i propri disservizi”. Lo denuncia la Cna Fita dell’Emilia Romagna per bocca del suo presidente Gilberto Piraccini.

Il riferimento è quello della chiusura al traffico pesante della A 15, “in atto – sottolinea Piraccini -dalla giornata di ieri, e che sta penalizzando in modo pesantissimo le imprese di autotrasporto. Nonostante le anticipazioni del servizio meteo, nonostante gli allarmi lanciati dalla Protezione Civile che preventivavano le precipitazioni nevose, la Autocamionale della Cisa è riuscita a non garantire, anche in questa occasione, la percorribilità di questa importante arteria”.

Le precipitazioni nevose – spiega il presidente regionale di Cna Fita – tutte più che normali per il periodo, “si possono e si devono gestire con una presenza massiccia e tempestiva di mezzi spartineve e spargisale. Non possiamo più assistere, come è capitato anche in questa occasione, alla pura e semplice chiusura del tratto appenninico in via preventiva”.

L’organizzazione degli autotrasportatori della Cna denuncia inoltre come il livello di informazione sulla chiusura, sia stato assolutamente insufficiente; assolutamente non concordato con le Prefetture, e tanto meno non sia stata data la necessaria diffusione dell’iniziativa che si intendeva intraprendere agli stessi media, se non in modo tardivo nella serata inoltrata di ieri.

“Ad aggravare ulteriormente la situazione – come sottolinea il segretario regionale Fita Cna Gianni Montali – è che anche nella giornata odierna continua il provvedimento di chiusura e non risultano per niente chiare quali siano le intenzioni della società Concessionaria. I danni per le imprese di autotrasporto sono davvero pesanti: mezzi bloccati per ore, consegne in ritardo delle merci con le relative penali che saranno pagate direttamente dalle imprese di autotrasporto”.

Le imprese di autotrasporto – annuncia Montali – si riservano di adire con il sostegno di Cna Fita le vie legali nei confronti dell’Autocamionale Cisa su due fronti: il primo per interruzione di pubblico servizio; il secondo per il riconoscimento dei danni economici subiti. E non è tutto.
“L’aspetto paradossale – conclude il segretario regionale degli autotrasportatori Cna – è il modo in cui sono stati costretti a “bivaccare” gli autotrasportatori bloccati.
Scarsi o addirittura inesistenti gli interventi di assistenza; autisti obbligati a sostare per ore e ore senza un minimo di intervento da parte di alcuno, in pratica abbandonati.
Unitamente agli autotrasportatori della Liguria la Cna Fita dell’Emilia Romagna ha nel frattempo provveduto ad inviare esposti alle Prefetture delle province interessate nonché ai Ministeri competenti.
“Ci attendiamo – conclude Montali – risposte serie e immediate nel merito delle contestazioni sollevate, soprattutto per gestire in modo meno penalizzante le prossime settimane dell’inverno 2007”.