I Carabinieri della Stazione di Formigine, coadiuvati dai militari del Nucleo Operativo Ecologico di Bologna, hanno messo la parola fine ad una attività di riciclaggio di rame rubato nei cantieri. Nei guai è finito il 50enne formiginese Ivano Zironi, titolare della “Zironi Srl” ditta del luogo che da anni si occupa del trasporto all’ingrosso di materiali di recupero ferrosi e non.

L’uomo è stato denunciato per ricettazione ed illecito stoccaggio di rifiuti pericolosi. Le indagini proseguono per risalire ai fornitori che materialmente sottraevano il rame e l’acciaio ed anche per scoprire chi acquistava i metalli di provenienza illecita.


Il blitz è scattato venerdì scorso 16 marzo agli ordini del Sottotenente Giuseppe Fedele, un’azione arrivata dopo numerosi appostamenti ed una serrata attività di indagine che è iniziata quando i Carabinieri, nel corso di attività di controllo del territorio, hanno visto che in azienda venivano stoccate ingenti quantità di materiale ferroso nuovo ed impacchettato.

I Carabinieri hanno approfondito le indagini perché l’azienda si occupava ufficialmente del trasporto all’ingrosso di materiali di recupero ferrosi e non e del trasporto e stoccaggio di rifiuti pericolosi, era quindi decisamente bizzarro che nel magazzino fossero presenti materiali ferrosi ancora impacchettati.
Durante le verifiche effettuate alla Zironi Srl, che si trova in via Enzo Vanoni 6 a Formigine, i Carabinieri hanno recuperato un’ingente quantità di acciaio e rame per un valore che si aggira intorno agli 80mila euro, tra l’altro sono stati trovati 350 kilogrammi di bobina, ma hanno anche scoperto violazioni delle normative vigenti sull’esercizio dell’attività lavorativa. Diversi quindi i capi di imputazione che pendono sul titolare Ivano Zironi, il più grave è comunque quello di riciclaggio di materiale ferroso rubato ma dovrà rispendere anche di violazioni delle autorizzazioni concesse all’esercizio dell’attività lavorativa e di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata.


La provenienza del materiale è al vaglio dei militari del nucleo operativo di Sassuolo ma secondo le prime risultanze si tratterebbe di materiale sottratto da ditte della provincia di Modena e forse anche delle province vicine, di certo 16mila euro di cavo elettrico rinvenuti sono stati rubati lo scorso 2 marzo dalla “Sada Cavi Spa”, importante ditta del settore che opera a Firoano Modenese. Tra il materiale recuperato nell’azienda, che al momento è posta sotto sequestro, non sono state trovate tracce dei tombini di ghisa che negli ultimi mesi sono stati trafugati dalle strade dei comuni di Fiorano e Sassuolo causando un danno economico rilevanti e pericoli per automobilisti, motociclisti e pedoni.


Nelle prossime settimane potrebbero emergere nuovi elementi in ordine alle dimensioni dell’attività illecita svolta alla Zironi Srl e le indagini proseguono anche per risalire ai fornitori che si occupavano materialmente di rubare il materiale, solitamente si tratta di rom, ed anche alle ditte che poi acquistavano il materiale, forse senza sapere che era di provenienza illecita.