Nella giornata di domani, domenica 13 maggio, si terrà in 11 Regioni ed in 14 Province italiane, compresa Modena, la VIII° Giornata Nazionale contro l’Ictus Cerebrale, organizzata da A.L.I.Ce.

“A.L.I.Ce.” è l’acronimo di Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale. E’ un’associazione di volontariato, formata da persone colpite da ictus, familiari, medici, personale addetto all’assistenza-riabilitazione e volontari. L’attività prevalente dell’associazione è di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione, cura e assistenza della malattia. La sezione modenese (A.L.I.Ce Modena ONLUS), nata nel 2005, organizza per il 2° anno consecutivo a Modena la giornata di prevenzione.

L’ictus cerebrale è la prima causa di invalidità e la seconda di morte nei Paesi industrializzati e, secondo i dati dell’OMS del 2005, in Europa è responsabile di 1,3 milioni di decessi ogni anno.

In Italia si verificano circa 185.000 eventi l’anno, dei quali 150.000 primi ictus e 35.000 recidive: uno ogni 3 minuti! Questi numeri sono destinati ad aumentare parallelamente all’invecchiamento della popolazione. Ma l’ictus non è una patologia esclusivamente dei pazienti anziani, infatti ogni anno in Italia si verificano circa 3300 ictus giovanili (di età 0-44 anni), con un tasso di incidenza di 10 casi ogni 100.000 abitanti sotto i 45 anni. Tra i giovani l’ictus ha la stessa prevalenza della sclerosi multipla!

L’ictus è un’emergenza, si manifesta all’improvviso e i danni provocati sono tanto maggiori quanto più tardivo è l’intervento. Essenziale, quindi, imparare a riconoscere i sintomi (paralisi, debolezza o formicolio agli arti, disturbi visivi, difficoltà a parlare) ed agire tempestivamente. Quando una persona percepisce un segno premonitore deve immediatamente attivare il servizio di 118 per ricevere immediatamente le cure più adatte al suo caso. Cure che possono essere offerte in ospedali e reparti organizzati per l’emergenza all’ictus (Stroke Unit).

Sino a pochi anni fa l’ictus era un male incurabile. Oggi la situazione è cambiata, con la nascita di unità dedicate all’ictus (Stroke Unit), dove medici esperti mettono in atto tutte le procedure per una diagnosi tempestiva, individuando la causa, prevenendo le complicanze e soprattutto, se entro 3 ore dall’esordio dei sintomi, cercando di riaprire il vaso chiuso con la terapia trombolitica. Il farmaco (chiamato rt-PA), viene somministrato per via endovenosa ai pazienti che soddisfano determinati criteri clinici e strumentali.
Nella Provincia di Modena è da tempo attiva la Stroke Unit della Clinica Neurologica presso l’Ospedale di Baggiovara, che ha trattato nell’ultimo anno più di 30 pazienti con terapia trombolitica.
Nel 2007 è stata attivata una Stroke Unit anche presso l’Ospedale di Carpi, presto anch’essa attiva per trattare i pazienti con trombolisi.

Ma la fase acuta della malattia rappresenta solo un momento sia pur cruciale per il paziente; una volta superata, la vita sanitaria e sociale dello stesso si svolge a casa. E’ necessario, quindi, che il territorio partecipi attivamente alle azioni necessarie per fornire ai malati e ai loro familiari gli strumenti necessari per affrontare la malattia, dal suo esordio alla cronicità.

Il progrmma di domani:
– Banchetto informativo dalle ore 9 alle ore 18 in Via Emilia a Modena (di fronte a Piazza Mazzini) con distribuzione, da parte dei volontari di A.L.I.Ce., di materiale informativo sull’ictus e sulla sua prevenzione.
– Presso i Poliambulatori del Nuovo Ospedale Civile “S.Agostino-Estense” di Baggiovara, sarà presente un analogo banchetto informativo, mentre medici e infermieri volontari della Clinica Neurologica di Baggiovara saranno a disposizione dalle ore 9 alle ore 14 per effettuare un controllo gratuito di pressione arteriosa, glicemia, calcolo del rischio cerebrovascolare, ed in casi selezionati, sarà eseguito un EcoDoppler dei vasi del collo.