Attualmente l’installazione di un impianto fotovoltaico di 1,5 kw – una dimensione che si potrebbe definire “famigliare” – costa intorno ai 12.000 euro. Di questi circa un migliaio – vale a dire oltre l’8% – sono relativi alle spese di redazione della cosiddetta Dia, un adempimento burocratico che potrebbe essere facilmente sostituito da una certificazione rilasciata dall’impresa installatrice per farsi carico delle responsabilità di corretto montaggio.


Proprio per favorire l’installazione di questi impianti – che possono rappresentare un’importante contributo nella lotta all’inquinamento – Cna ha richiesto al Comune di Modena di sostituire la Dia con una dichiarazione di conformità attraverso al quale l’installatore si assume ogni responsabilità in merito alla realizzazione dell’impianto.

La semplificazione burocratica, che si tradurrebbe in un consistente risparmio, potrebbe essere riferita solo agli impianti inferiori a 3 kw (la dimensione media degli impianti fotovoltaici ad uso famigliare è di circa la metà) e, almeno inizialmente e in via sperimentale, potrebbe essere limitata esclusivamente alle abitazioni monofamiliari (vale a dire esclusi i condomini).

Per agevolare il compito dell’Amministrazione Cna si rende disponibile a collaborare per la predisposizione di un vero e proprio protocollo, che preveda anche la definizione di moduli prestampati che riportino tutte le informazioni attualmente richieste nella Dia.
“Crediamo – osserva Andrea Tosi, responsabile Cna – che questa semplificazione, che non ha costi per l’Amministrazione Comunale, possa essere un’importante contributo verso la produzione di energia ‘pulita’. E, soprattutto, che sia un provvedimento concreto, che ben si abbina agli attuali incentivi fiscali per promuovere l’utilizzazione di sistemi fotovoltaici, oggi penalizzati da costi iniziali ancora elevati”.