Ad agosto il medico di famiglia non va in ferie. Per una visita, un consiglio o una ricetta, anche nei giorni del Ferragosto, i modenesi rimasti in città potranno continuare a rivolgersi, liberamente e gratuitamente, agli studi dei medici di famiglia associati MeMo3 e MDF, che insieme alla Guardia medica e ai Pronto soccorso garantiscono i servizi di Continuità assistenziale.


Tutte le indicazioni con indirizzi, orari e numeri telefonici, per sapere dove andare e a chi rivolgersi quando il proprio medico di famiglia non è in servizio, sono contenuti in un depliant realizzato dall’Assessorato alle Politiche per la Salute del Comune, dal Distretto 3 dell’Azienda Sanitaria Locale e dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, in collaborazione con Federfarma, Farmacie comunali di Modena e Centro Stranieri. Il materiale informativo, tradotto in sei lingue: italiano, inglese, spagnolo, arabo, russo e albanese, intende informare tutti i cittadini sui servizi di continuità assistenziale attivati sul territorio. Sarà distribuito presso gli ambulatori dei pediatri e dei medici di medicina generale, le farmacie, i pronto soccorso, gli sportelli URP cittadini, il Centro Stranieri e il Centro Territoriale Permanente per la formazione e l’istruzione dove potrà essere utilizzato anche come materiale didattico per l’insegnamento dell’italiano. L’intento è di far conoscere a tutti i cittadini, anche a quelli di nuova acquisizione che non padroneggiano ancora l’italiano, i servizi creati per garantire un’assistenza quanto più possibile continua e articolata a seconda dei bisogni. E’ dunque bene ricordare che il sabato mattina, dalle ore 8 alle 10, è ancora possibile reperire telefonicamente il proprio medico di famiglia o il sostituto; alle 10 entra in funzione l’ambulatorio MeMo3 (via S. Giovanni Bosco 226-228, tel. 059 373048) che il sabato e nei giorni prefestivi resta aperto fino alle 15.30, dalle 15.30 alle 19 è invece aperto MDF (via Rainusso 138/A, tel. 059 334476). La domenica e nei giorni festivi i medici di MDF sono a disposizione dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19; mentre dalle 10 alle 15 ci si può recare presso l’ambulatorio MeMo3. Per rivolgersi agli studi medici associati è necessario fornire il tesserino sanitario, il codice fiscale e un tesserino di riconoscimento. I medici in servizio nei due ambulatori, attivati in collaborazione con il Dipartimento di Cure Primarie del Distretto 3 dell’Ausl di Modena, effettuano visite ambulatoriali, prescrivono esami e farmaci ma non fanno visite a domicilio. Per una visita domiciliare urgente in giorni prefestivi o festivi, come in orari notturni, dalle 20 alle 8, è invece necessario rivolgersi alla Guardia medica (tel. 059 375050) che fornisce anche consigli telefonici. Infine, per l’acquisto di farmaci urgenti di notte ci si può rivolgere alla farmacia comunale del Pozzo e alla farmacia Madonnina che prestano servizio notturno, ma parafarmaci, come disinfettanti, cerotti e prodotti per la prima infanzia, si possono acquistare anche ai distributori automatici collocati in via del Pozzo 416 e di viale Storchi 155.

Assistenza medica 24 ore su 24 non solo al pronto Soccorso
Sono state 1.316 le visite effettuate nei primi sei mesi di vita da MeMo3, l’ambulatorio gestito da una cooperativa di medici di famiglia, in funzione il sabato e la domenica, nei giorni festivi e prefestivi, che da gennaio è andato a potenziare la rete dei servizi di Continuità assistenziale. Addirittura 2.245 le visite effettuate nei primi cinque mesi del 2007 da MDF, l’altro ambulatorio di medici di famiglia associati attivo a Modena da alcuni anni, che nel 2006 ha effettuato 4.690 visite. “Nelle due cooperative MDF e MeMo3 sono ormai confluiti oltre il 70 % dei medici di Medicina generale attivi in città – afferma Gaetano Feltri, in rappresentanza dei Medici di Medicina Generale del Distretto di Modena – vale a dire 121 su 151: è questa la dimostrazione dell’impegno con cui i medici hanno aderito a un progetto volto a garantire un migliore servizio alla città, non solo ai loro assistiti.”
Nel primo semestre di quest’anno sono diminuiti, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i cittadini che si sono rivolti alla Guardia medica, in funzione anche il sabato e la domenica, oltre che in orario notturno, passando da 8.823 a 7.528. “Segno che l’apertura degli ambulatori dei medici di famiglia associati ha fornito una valida risposta assistenziale ai bisogni dei cittadini – afferma l’assessore alle Politiche per la Salute, Simona Arletti – andando nella direzione di potenziare i servizi di Continuità assistenziale. Occorre ora cercare di dare ampia diffusione ai servizi attivati attraverso una campagna informativa. Il nostro obiettivo è indirizzare al meglio i cittadini verso i servizi più appropriati rispetto alle diverse esigenze di cura e arrivare, quindi, anche a ridurre il numero di accessi impropri ai Pronto soccorso”.
Due i Pronto soccorso attivi sul territorio: quello del Policlinico e quello dell’ospedale di Baggiovara, che complessivamente nel 2006 hanno visto oltre 95 mila accessi.
Sono mediamente 105 le persone che si rivolgono al Pronto soccorso di Baggiovara nei giorni feriali, calano leggermente nei festivi arrivando a 96,5. Nel 2006 sono state 37.372 le prestazioni erogate, di cui 3.662, quasi il 10 per cento del totale, classificate come “codice bianco”, che quindi potevano essere soddisfatte da un medico di medicina generale. Di questi codici bianchi, 641 hanno riguardato stranieri, ossia il 17,8 %, a fronte di un’utenza complessiva di stranieri pari al 10 %.
Al Pronto soccorso del Policlinico le prestazioni effettuate mediamente nei giorni feriali sono 175, nei festivi la media è di 127 accessi. Le prestazioni del 2005 sono state complessivamente 55.677 e sono diventate 58.363 nel 2006, di queste 6.397 (vale a dire il 12,5 %) sono classificate come “codice bianco”. In aggiunta presso il Pronto Soccorso è attivo l’Ambulatorio di Continuità Assistenziale, gestito dalla Azienda Usl, che nel 2006 ha effettuato circa 13.500 prestazioni.
“Un gruppo interaziendale coordinato dal Distretto di Modena, formato da componenti dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, dell’Azienda USL di Modena, dei Medici di Medicina Generale (MMG) e del comitato consultivo misto (CCM), sta conducendo un’analisi approfondita sugli accessi ai Pronto soccorso, in particolare rispetto ai codici “bianchi” e “verdi”; l’indagine non si baserà solo sui numeri, ma sarà condotta anche attraverso interviste per capire meglio le motivazioni di eventuali accessi “impropri” al Pronto soccorso” spiega Maurizio Miselli, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena.
“Mentre rispetto alla gestione delle visite specialistiche urgenti, che, se non evase nei tempi appropriati, potrebbero essere causa di accessi impropri al P.S. – aggiunge il direttore del Distretto 3 dell’Azienda Sanitaria Locale Silvana Borsari – pensiamo che la situazione migliorerà decisamente con l’entrata in funzione entro l’anno di nuove modalità, previste dal piano aziendale per il contenimento delle liste d’attesa. “In autunno infatti saranno rivisti i percorsi delle visite specialistiche urgenti, in accordo con i Medici di medicina generale, per renderne più semplice la prenotazione e ridurre i tempi d’attesa”.