Lettera al direttore, riceviamo e pubblichiamo:
Se si indisse una “gara di comunismo”, cui potessero partecipare tutte le città italiane, Sassuolo (centro nevralgico del traffico della cocaina e dell’immigrazione clandestina) partirebbe con un vantaggio strepitoso.


C’era una cosa di cui noi sassolesi potevamo andar fieri, ma hanno voluto metter le mani anche su quella: il Teatro Carani.



Ringrazio , anche a nome di molti sassolesi, l’amministrazione comunale che ha voluto evitare che la Città godesse ancora una volta di una stagione teatrale di successo organizzata da colui che ha fatto rinascere il nostro teatro e che ha dedicato la sua vita alla “vera cultura”.



Povero papà: peccato che tu sia una persona così corretta ed onesta!


(Grazie)

Roberta Costi