Secondo dati diffusi dall’Istat, nel 2006, le presenze in Italia di albanesi, romeni ed ucraini, superava quota 1,1 milioni. La comunità del centro-est Europa rappresenta da sola il 39% della popolazione straniera residente in Italia su un totale di 2.938.922 cittadini di origine straniera.

Il primo posto va agli albanesi con 375.947 persone, ma i romeni si piazzano subito dopo con 342.200 cittadini residenti in Italia e un tasso di crescita dal 2004 al primo gennaio 2007 del 92,5%, rispetto al 39% degli albanesi. Nella classifica delle comunità più numerose della Nuova Europa anche la Polonia, che segna un +79,7% (72.457) e la Bulgaria (+73,8%) per un totale di 19.924.

Se si guarda alla distribuzione territoriale per cittadinanza, secondo il rapporto Istat albanesi e romeni sono a livello nazionale tra le prime tre comunità straniere, insieme ai marocchini.
Gli albanesi sono maggiormente presenti in Lombardia (circa 76 mila unità, il 20,3% del totale dei residenti albanesi in Italia), Toscana (13,7%), Emilia Romagna (11,8%) e Piemonte (9,6%).
I romeni, invece, risiedono prevalentemente nel Lazio, come già confermato in molte occasioni (circa 76 mila, il 22,2%), in Piemonte (17,4%), in Lombardia (16,5%) e in Veneto (14,1%).
La comunità ucraina è molto presente in Campania (27 mila, 27,4%), in Lombardia (17,95) e in Calabria (13,3%). I polacchi sono presenti per il 26,3% nel Lazio e poi per il 10,7% in Campania.