Ieri, domenica 7 ottobre, con il lancio dei palloncini con i messaggi dei bambini da piazza VII Agosto a Bologna, si è chiusa la “Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma” promossa dall’associazione “Gli amici di Luca” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.


“La ‘Giornata dei Risvegli’ è diventata un punto di riferimento per dare voce alle persone che vivono il coma e lo stato vegetativo – dicono Maria Vaccari e Fulvio De Nigris, genitori di Luca e rispettivamente presidente dell’associazione ‘Gli amici di Luca’ e direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma -. Le famiglie rivendicano la normalizzazione di una loro condizione continuamente bisognosa di servizi assistenziali, di un’offerta riabilitativa chiara e condivisa, di linee guida omogenee in questo settore. Abbiamo avuto la conferma, da parte della ricerca realizzata dall’Alma Graduate School dell’Università di Bologna, di come la ‘Casa dei Risvegli’ possa essere replicata anche in altri contesti. Altrettanto utile è stata l’indagine sul trattamento del coma nei quotidiani italiani, che ci ha permesso di confrontarci apertamente con i giornalisti su quegli aspetti problematici dell’informazione che riteniamo debbano essere superati”.

Giunta alla nona edizione, anche quest’anno la “Giornata dei Risvegli” ha proposto un ampio programma di iniziative con l’obiettivo di dare visibilità alla drammatica esperienza delle famiglie con un parente in coma o in stato vegetativo e offrire momenti di approfondimento sulle nuove frontiere della ricerca e dell’assistenza.

La “Giornata dei Risvegli” è stata anche spettacolo, con le 12 ore non stop tra teatro e solidarietà realizzate, sabato 6 ottobre all’Arena del Sole, per festeggiare i dieci anni di attività dell’associazione “Gli amici di Luca”. Tanti gli ospiti che si sono succeduti sul palco – da Alessandro Bergonzoni a Malandrino & Veronica e Carla Astolfi -, e grande l’emozione che ha regalato lo spettacolo “Il ritorno”, diretto da Antonio Viganò e messo in scena da dieci ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del coma insieme agli attori, gli operatori e i volontari della compagnia teatrale “Gli amici di Luca”. L’intrattenimento è continuato con un’asta benefica condotta da Maurizio Cevenini e Susanna Hapsteck con le maglie di Cannavaro e degli sportivi di Virtus, Fortitudo e Bologna Calcio, un documentario sul sud America realizzato dal giovane videomaker con esiti di coma Felice Minicozzi, la comicità surreale di Davide Dalfiume, l’umorismo graffiante sulla disabilità di David “Zanza” Anzalone e la musica trascinante del Paolo Buconi Klezmer Quartet. E poi i laboratori teatrali condotti, alle prime luci di domenica, da Francesca Mazza, Luciano Manzalini, Tanino De Rosa e gli attori del Teatro dell’Argine, che hanno usato il teatro in tutti i suoi piani con incursioni metropolitane nelle strade del centro storico. E’ stato un autentico evento, una prima “notte bianca” contro il coma che si è protratta fino alle 9 del mattino, con un risveglio “qi gong” e una “colazione sensoriale” per riscoprire l’importanza di tutti e cinque i sensi.

Tra le varie iniziative scientifiche in programma per la “Giornata dei Risvegli”, di grande importanza è stato l’appuntamento di sabato 6 ottobre presso la Sala Farnese del Comune di Bologna, in cui è stato affrontato un tema di particolare interesse come quello della neuroprotezione del cervello. Nel corso del convegno, la professoressa Silvana Hrelia del Dipartimento di Biochimica “G. Moruzzi” dell’Università di Bologna ha illustrato le più recenti ricerche sul ruolo che le componenti alimentari (i “nutraceutici”) possono svolgere per contrastare la progressione delle patologie neurodegenerative. Il professore Leopold Saltuari della Clinica Anna Dengel di Hochzirl (Innsbruck) si è invece soffermato sulle possibilità che la terapia farmacologica offre concretamente a chi sta uscendo da uno stato vegetativo. Infine, grande attenzione ha suscitato la relazione del professore Alfredo Gorio, farmacologo dell’Università di Milano, sugli sviluppi della ricerca sulle cellule staminali che tante speranze – e anche tante illusioni – sta dando alle famiglie che vivono drammaticamente il problema della cronicità di uno stato vegetativo. Gorio ha messo in guardia sui viaggi della speranza in Cina, precisando come in Italia ci sia molto da impegnarsi in questo ambito della ricerca per arrivare in futuro a una qualche applicazione sull’uomo.