Da lunedi’ potranno avviare il riscaldamento tutti i comuni situati nelle zone climatiche
contraddistinte dalla lettera ‘E’: Como, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini.

I comuni siti nelle zone climatiche ‘F’ non hanno invece limitazioni temporali. In particolare, la legge ha distinto sei diverse zone (A, B, C, D, E, F) ed ha imposto per ogni zona precisi criteri relativi
al periodo di accensione degli impianti ed all’orario
giornaliero massimo di accensione degli stessi. I sindaci dei comuni possono tuttavia ampliare, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti, dandone immediata notizia alla
popolazione. Al di fuori di tali periodi, gli impianti termici possono essere attivati solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio e, comunque, con durata giornaliera non superiore alla meta’ di quella prevista a pieno regime.