Come Gruppo Nazionale Rifiuti 21, costituto ormai da alcuni mesi, riteniamo opportuno intervenire, in qualità di amministratori di diverse ed importanti città italiane, sulla questione rifiuti in Campania.

Siamo assolutamente convinti che per affrontare seriamente la questione rifiuti nelle nostre città, occorra invertire l’approccio alla questione ed analizzare il problema dei rifiuti , a monte e non solo a valle, ovvero all’inizio del processo, quando i rifiuti non sono ancora tali, sono sulle nostre tavole (organico), nelle nostre case (plastica e vetro), nelle scuole e uffici (carta) o nei prodotti che consumiamo (alluminio, legno, metalli vari, apparecchiature elettriche ed elettroniche), in un’ottica di gestione integrata dell’intero ciclo.
La nostra azione nelle città che governiamo si ispira al decreto Ronchi che, recependo la normativa europea, imponeva di risolvere correttamente il problema della gestione rifiuti indicando le tre “R” come via maestra, da applicare in via gerarchica, nella gestione del ciclo: riduzione della produzione a monte, raccolta differenziata, riciclaggio e recupero, attraverso l’azione concreta e la prassi.
In primo luogo, occorre ribadire che il vero problema è sempre lo stesso: si producono troppi rifiuti (anche fino a 800kg/abitante/anno se parliamo di rifiuti urbani e sino a 2000 kg/abitante/anno se si considerano i rifiuti industriali e speciali). Le pubbliche amministrazioni devono incentivare iniziative con la piccola e grande distribuzione per il riuso e la riduzione dei rifiuti, la riduzione degli imballaggi, la raccolta differenziata presso i grandi supermercati, i centri sociali, le parrocchie, le scuole.
Nelle nostre città abbiamo cercato di introdurre esperienze di raccolta differenziata, attraverso diverse modalità, adatte alla diversità dei singoli territori, il porta a porta e le isole ecologiche, le oasi ecologiche dedicate, ecc… La normativa europea indica chiaramente che i rifiuti sono materie prime di cui oggi c’è anche ampia necessità. Non possiamo certo permetterci di buttare materie prime. Una volta raccolti in maniera differenziata carta, vetro, plastica, e organico (che è la parte più pesante dei rifiuti) è possibile individuare forme impiantistiche ambientalmente sostenibili per lo smaltimento finale, privilegiando impianti esistenti e impianti a freddo come i nuovi impianti di trattamento meccanico-biologico.
Inoltre come dimostrato in innumerevoli esperienze di Tmb, la parte residua dei rifiuti può essere ancora ulteriormente differenziata e resta un solo 6% da smaltire in discarica. Da questi impianti di trattamento-meccanico-biologico, è possibile recuperare biogas e quel che resta diventa stabilizzato da utilizzare per la bonifica di discariche, fondi stradali ecc.
Investendo nella riduzione a monte dei rifiuti, attraverso applicazioni concrete sul ciclo di vita dei prodotti, attraverso raccolte differenziate e il riciclo eco-efficiente, si possono evitare discariche ed inceneritori e si sviluppa un sistema economico di riciclo eco-efficiente che sta diventando anche un business a livello mondiale. In tutto questo percorso il ruolo degli Enti Locali è essenziale così come il ruolo protagonista dei cittadini. In questi giorni, a fronte della ennesima emergenza rifiuti della Campania, le nostre amministrazioni si stanno predisponendo alla giusta assunzione di responsabilità nel dare risposta alla richiesta di solidarietà espressa dal Governo Nazionale. Nel fare questo, reclamiamo a gran voce che anche in Campania venga finalmente avviata una seria e completa politica di gestione dei rifiuti, che parta dalla riduzione della produzione di rifiuti e di raccolta differenziata e al tempo stesso completi il più in fretta possibile quell’impiantistica, già pianificata, che ogni sistema equilibrato non può non avere. Come amministratori di Reggio Emilia, di Bologna, di Trento, di Torino, di Genova, di piccoli comuni abbiamo promosso diverse iniziative importanti per condividere esperienze, per confrontare azioni, progetti e obiettivi, nonché per redigere un manuale per la raccolta differenziata che possa essere applicato in tutte le città italiane, contestualizzandolo. Il prossimo seminario, dedicato al riciclo eco-efficiente in Italia sarà realizzato a Reggio Emilia il 25 gennaio, ed abbiamo in programma seminari di approfondimento a Torino su ecoscambio ed esperienze di riciclo, sul ruolo degli sportelli per l’ambiente e sul ruolo della partecipazione dei cittadini nell’affrontare la questione rifiuti.

(Emanuele Burgin, Assessore all’ambiente della Provincia di Bologna
Pinuccia Montanari, Assessore all’ambiente del Comune di Reggio Emilia
Aldo Pompermeier, Assessore all’ambiente del Comune di Trento
Sergio Golinelli, Assessore all’ambiente della Provincia di Ferrara
Angela Massaglia, Assessore all’ambiente del Comune di Genova)