Prosegue con grande successo alla sala Truffaut di Modena, a cura del Circuito Cinema e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la retrospettiva “Un’implacabile perfezione” dedicata al grande maestro giapponese Mizoguchi Kenji. Giovedì 24 gennaio sono in cartellone due suoi capolavori.

Alle ore 20,15 si può assistere a ‘L’intendente Sansho‘, del 1954. Nel Giappone dell’XI secolo, Zushio, figlio di un governatore caduto in disgrazia per le sue idee umanitarie, cresce separato dalla madre sopportando condizioni durissime insieme alla sorella Anju con cui è ridotto in condizione di semischiavitù dal crudele intendente Sansho. Tratto da una leggenda medioevale, è uno dei capolavori dell’ultimo Mizoguchi. Insolitamente più maschile che femminile, segue un percorso duplice: da una parte è un film di formazione in cui un giovane apprende la necessità di una rivolta morale, dall’altra è una meditazione sull’oppressione della Storia e del Potere.

Segue, alle 22,30, il film del 1939 ‘Storia dell’ultimo crisantemo‘. Onoue Kikunosuke è il figlio adottivo di un grande attore teatrale. Incoraggiato dalla giovane serva Otoku, che è innamorata di lui, intraprende la vocazione paterna. Per fargli avere successo, la donna rinuncia al suo amore. Una variazione sul tema prediletto del sacrificio femminile, di grande fluidità narrativa. Bellezza e crudeltà emergono nell’amaro finale del film. Tutta la tragedia è fissata in uno stacco di montaggio.