Il Consiglio Comunale di Casalgrande nella seduta di ieri sera non ha approvato lo Statuto e l’ Atto costitutivo dell’ Unione di Comuni “Tresinaro Secchia”.

“Va subito precisato, commenta il sindaco Andrea Rossi, che lo Statuto dell’Unione ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti favorevoli ma non quella qualificata dei due terzi richiesta dalla legge nella prima seduta di approvazione. Se tale maggioranza sarà riconfermate nelle prossime convocazioni, lo Statuto sarà in ogni caso approvato.
Il risultato di ieri sera, tuttavia, era nell’aria, essendo già note le posizioni del presidente del Consiglio Marta Bigliardi e dei gruppi Lega Nord, Alternativa per Casalgrande, Città dell’uomo e Casalgrande amica. Se da un lato ci aspettavamo da alcune forze politiche un diverso atteggiamento e un voto coerente con quanto espresso da queste nei Comuni vicini, ci ha decisamente sorpreso il voto contrario, inaspettato e non motivato, manifestato da un componente di maggioranza.
L’amministrazione comunale ne prende atto con rammarico, lasciando a tale proposito ogni commento ed eventuali iniziative ai dirigenti del gruppo politico di appartenenza del consigliere in questione. Tuttavia il sindaco di Casalgrande e la giunta, pienamente legittimati dal consenso ricevuto da una vastissima fascia di elettori, non intendono rinunciare alle opportunità che l’Unione dei Comuni potrà offrire ai cittadini con l’aumento e la qualificazione dei servizi, nell’ambito ottimale che un distretto può garantire in termini di qualità ed economicità”.

“Il traguardo dell’Unione, aggiunge Rossi, è il frutto di un lungo percorso complesso e ponderato iniziato negli anni 2000, che ha visto un serrato confronto tra i sindaci del Distretto, il lavoro delle commissioni consiliari e l’avvio e il consolidamento di positive esperienze nella gestione unificata di servizi importanti (Corpo Unico di polizia municipale e Servizio sociale associato, ufficio del difensore civico, per ricordarne alcuni), sui quali molti giudizi positivi sono stati espressi anche dalle forze di opposizione. L’Unione dunque è già nei fatti e non è un ente aggiuntivo: la sua formalizzazione diventerà semplicemente il luogo della progettazione, del finanziamento e della gestione di questi e di altri servizi, senza nulla togliere all’identità e all’autonomia dei singoli Comuni. Queste le ragioni, peraltro già ampiamente argomentate dai sindaci di Castellarano, Scandiano e Rubiera, che ci indurranno a riconvocare per due volte (secondo le disposizioni di legge) in tempi brevi il Consiglio Comunale, per conseguire un obiettivo che andrà ad indubbio vantaggio dei cittadini del nostro territorio”.