Se il Gran Premio in programma questo fine settimana si corresse su un qualsiasi altro circuito rispetto alle strade di Monte Carlo, la Scuderia Ferrari Marlboro potrebbe affrontare questa gara con un grado di confidenza commisurato ad una squadra che si trova ora in testa ad entrambi i Campionati, Costruttori e Piloti, avendo vinto le ultime quattro gare della stagione. In realtà, l’immagine clichè del Principato, e in particolare il suo famoso Casino’ è certamente calzante per rappresentare l’azzardo che è di fatto il Gran Premio di Monaco, in cui l’ unica certezza è il risultato della gara, spesso imprevedibile e che può andare contro ogni possibile tendenza consolidata nelle fasi precedenti della stagione.


La Ferrari viaggerà scendendo lungo la Riviera dopo aver completato la scorsa settimana una sessione di test sul circuito del Paul Ricard, durante la quale, le prime due giornate sono state dedicate alla preparazione per questa gara particolare e alle esigenze in termini di carico aerodinamico, che in questa pista raggiunge i livelli più alti della stagione. Come sempre, questo coinvolge l’uso di un nuovo pacchetto aerodinamico, che utilizza grandi alette e molte altre appendici alari, mentre la F2008 sarà anche dotata dell’apertura del muso per la prima volta utilizzata a Barcellona, non usata ad Istanbul. Mentre questi dispositivi sono preparati dal team a Maranello, un altro nuovo elemento sarà invece comune a tutte le squadre, cioè la forma degli pneumatici super-soft forniti dalla Bridgestone, per la prima volta utilizzati in questa stagione.

“Le prime impressioni rilevate ai test del Paul Ricard e dai dati analizzati a Maranello sono positive – questa è l’opinione del Team Principal Stefano Domenicali. “In ogni caso, come ho detto dopo la nostra vittoria a Istanbul, sappiamo che stiamo per affrontare due gare – questa e quella del Canada due settimane dopo – che ci hanno dato non pochi problemi lo scorso anno. Pensiamo di aver fatto significativi passi avanti rispetto a dove ci trovavamo dodici mesi fa. Sara’ abbastanza? Dobbiamo aspettare, per lo meno fino alla fine delle sessioni di libere di giovedì per farci un’idea più chiara delle nostre possibilità”.

Monaco ha certamente un fascino unico, ma come è unico il suo fascino lo sono anche i suoi problemi logistici, e mentre le strutture sono state migliorate negli ultimi due anni con qualcosa che si avvicina a una “vera” pit lane, i garage sono ancora piuttosto piccoli e i camion devono necessariamente sostare molto lontano. Sulla pista, un giro di questo circuito è molto diverso da qualunque altro e quest’anno i piloti dovranno affrontarlo senza l’aiuto dell’elettronica. Molto è stato fatto per limitare le conseguenze di questo, ma bisogna anche ricordare che per la maggior parte della sua storia, questa gara è stata disputata senza i vantaggi derivanti dal traction control e altri dispositivi elettronici! Su una pista con la mancanza totale di vie di fuga per la maggior parte della sua lunghezza, un elemento che ha sempre giocato un ruolo chiave è stato il meteo, perchè questo è un circuito in cui la pioggia può causare confusione e l’umidità della pista è parte dello scenario che si prospetta, almeno per una parte di questo fine settimana.

Lo scorso anno, anche se gli altri team si trovavano in una migliore condizione rispetto alla Scuderia, Felipe Massa è stato competitivo nelle qualifiche e ha concluso la sessione in terza posizione, mentre Kimi Raikkonen ha una storia personale piuttosto positiva qui, con una vittoria nel 2005 e un secondo posto nel 2003, ma l’anno scorso un errore durante la seconda sessione di qualifiche sabato rovinò effettivamente la sua gara di domenica: partito in sedicesima posizione, concluse in ottava, ma l’unico punto che era riuscito a guadagnare fece poi in seguito la differenza per il pilota finlandese, quando venne il momento di assegnare il Titolo di Campione del mondo Piloti!

La Ferrari ha vinto nel Principato otto volte nella storia, ma mai prima della vittoria di Michael Schumacher nel 2001. E’ giusto ricordare che Monte Carlo non è mai stata una occasione felice per la squadra. “Non abbiamo vinto per sette anni qui, quindi sarebbe bello invertire la tendenza quest’anno – riconosce Stefano Domenicali. “Negli ultimi sei anni, una delle due Ferrari è sempre stata la più veloce monoposto in pista, ma questo non è stato sufficiente per vincere. “In effetti, anche negli anni in cui abbiamo dominato nel corso della stagione, come il 2002 e il 2004, non siamo riusciti a conquistare il primo posto, nel caso dell’ultimo anno che ho menzionato a causa dell’insolita collisione avvenuta tra Michael e Montoya nel tunnel, mentre era spiegata la Safety Car in pista. Questo è sempre un appuntamento difficile, ma nonostante ciò andiamo a Monaco con l’intenzione di vincere, pur consapevoli che potrebbe non essere possibile, per la concomitanza di molte variabili imponderabili che possono verificarsi nelle strade di Monaco, come il meteo, il possibile intervento della Safety car e naturalmente, l’importanza di posizionarci nel migliore dei modi sabato durante le qualifiche”.

Kimi Raikkonen: “Monaco è la gara per antonomasia”

Per me ogni gara è importante allo stesso modo in ottica campionato ma se c’è una gara speciale allora questa è il Gran Premio di Monaco. Correre nel Principato è davvero diverso da correre in qualsiasi altro tracciato: non c’è sensazione più bella che fare un weekend perfetto lì. Quando ci si riesce si comprende quale sia il gusto di vincere questo appuntamento. Monaco è la gara per antonomasia, una leggenda fra tutti gli altri Gran Premi. Il mio successo del 2005 è uno di quelli che ricordo con maggior piacere e ripetermi sarebbe davvero stupendo. Le strade di Monte Carlo sono così tortuose e strette che bisogna essere precisi e concentrati ogni singolo metro e quest’anno, senza controllo della trazione, ci sarà ancor meno margine d’errore, soprattutto se si dovesse girare sul bagnato.
In Turchia abbiamo mancato nella sessione di prove più importante, la qualifica: stavolta speriamo di riuscire a lavorare senza problemi. Con distacchi così contenuti, in particolare nelle prove ufficiali, è importante avere un fine settimana pulito in modo da poter regolare la macchina nel miglior modo possibile. E’ bello fare un giro veloce a Monaco ma, essendo i sorpassi praticamente impossibili, per riuscirci bisogna essere davanti a tutti. Qualificarsi bene è importante ormai dovunque ma a Monte Carlo è una priorità assoluta. Cerco sempre di essere in pole perché questa è la maniera migliore per poi giocarsi le proprie carte in gara e inseguire il successo finale.
La settimana scorsa a Le Castellet abbiamo fatto due giorni di prove che sono andati molto bene. Abbiamo collaudato alcune nuove soluzioni e abbiamo migliorato l’assetto della vettura, che ora sembra essere più forte anche su tracciati di questo tipo, lenti e tortuosi, rispetto allo scorso anno, quando fummo in difficoltà. Credo che la Ferrari abbia fatto dei passi avanti nelle aree in cui nel 2007 eravamo più deboli.
C’è sempre una bella atmosfera a Monaco per i tifosi e gli spettatori, che si godono il weekend al 100%. Per le squadre e noi piloti non è altrettanto facile: c’è sempre tanta confusione e si fatica a trovare il tempo e lo spazio per stare un po’ tranquilli ma questo rende ancora più complicata la sfida: bisogna essere ancora più concentrati su tutti i dettagli.
Punto sempre alla vittoria e l’obiettivo rimane immutato anche per questo Gran Premio: faremo il massimo per ottenere il miglior risultato possibile, gara per gara. Credo che un pronostico sia molto difficile. La Ferrari sarà competitiva ma lo saranno anche McLaren e BMW. Detto questo, può sempre venire fuori una sorpresa in questa corsa, la più incerta della stagione. Lo scorso anno ho raccolto soltanto un punto: quel giorno non ero affatto contento ma poi quel punticino si è rivelato prezioso a fine stagione!