Giovanna Gozzi per il settore industria, Rita Pelatti per l’artigianato, Roberta Roncarati per l’agricoltura, Olga Bardelli per il commercio, Bruna Musso per il settore servizi. Sono le cinque vincitrici del Premio per l’imprenditoria femminile assegnato giovedì 30 ottobre nel corso di una cerimonia che si è svolta al Baluardo della Cittadella con la partecipazione delle 33 candidate. Un premio speciale è stato assegnato a Mirella Freni, grande donna modenese, famosa in tutto il mondo che ha dedicato la vita al bel canto fin dalla più tenera età.


L’iniziativa è stata organizzata da Provincia, Camera di Commercio, in collaborazione con il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile.
La Giuria che ha selezionato le vincitrici era composta da Silvia Manicardi, Presidente di Licom, da Antonella Silingardi di Unicredit e da Federica Nannetti della Provincia di Modena. Come nella precedente edizione il premio consiste in una spilla d’oro che riproduce un reperto dell’età del bronzo conservato nel Museo civico di Modena (fibula con decorazione figurata ad anatrelle rinvenuta a Savignano sul Panaro).

Questi i profili delle premiate:
– Giovanna Gozzi è amministratore unico della ditta LAM Srl, azienda meccanica di lavorazione dei metalli;

– Rita Pelatti è amministratore delegato di Pelatti srl, azienda che si occupa di revisione di motori per auto e commercio all’ingrosso di ricambi per auto e autocarri;

– Roberta Roncarati è titolare di un’azienda agricola produttrice di frutta e vini;

– Olga Bardelli è titolare di una ditta di commercio di articoli di ferramenta e di arredamento per la casa;

– Bruna Musso è socia di un’azienda di catering.

Le imprenditrici premiate, ma anche tutte le altre partecipanti – commenta Catia Allegretti, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile di Modena – rappresentano l’importante ruolo svolto dalle donne nella realtà economica modenese. Questo premio è il riconoscimento delle capacità creative e innovative di cui le donne sono portatrici nelle aziende e nell’economia”.