E’ l’elezione del difensore civico comunale l’avvenimento più significativo del consiglio comunale che si è tenuto ieri sera, 18 novembre.
Prima sono state però svolte diverse interrogazioni.

Al primo punto il consigliere di An Pdl Luca Caselli ha chiesto lumi sull’intitolazione di via Martiri delle Foibe, prendendo spunto dall’ultimo elenco di intitolazioni diffuso dall’amministrazione e ricordando che pur dedicata, la via Martiri delle Foibe non risulta attualmente da nessun cartello.

Caselli ha ricordato che la richiesta di intitolazione di questa strada, dedicata a un evento nazionale importante del quale si celebra anche una giornata del ricordo annuale, è stata richiesta e approvata oltre 10 anni fa e ha chiesto se ci sia qualche motivo di timore nella mancata presenza di alcun cartello che indica l’esistenza di questa via.
Ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini, ammettendo la mancanza dei cartelli. Morini ha ricordato che via Martiri delle Foibe è stata individuata nel tratto che va da via Adda a via San Francesco, un breve tratto di strada di circa 40 metri che l’assessore ha interpretato come un segno di buona volontà dell’amministrazione dell’epoca che, in assenza di progetti urbanistici che mettessero a disposizione nuove strade da intitolare, volle comunque trovare uno spazio per soddisfare nell’immediato la decisione del consiglio comunale.

Morini ha anche ricordato che l’area in cui sorge via Martiri delle Foibe è soggetta a una variante secondo il vecchio Piano regolatore, recepita anche nel nuovo Psc, che porterà a modificare la via e a realizzare un autosilo di parcheggio. Proprio per la provvisorietà della zona, non sono mai stati apposti i cartelli, ma Morini si è impegnato, nei tempi tecnici strettamente necessari (stampa delle targhe e impegno degli addetti e della toponomastica comunale) a far apporre i cartelli indicanti via Martiri delle Foibe, senza attendere una sistemazione definitiva dell’area di cui non si conoscono i tempi.
Luca Caselli si è dichiarato soddisfatto dell’impegno assunto da Morini, specificando ovviamente di restare in attesa che si concretizzi in tempi brevi.

Ancora Luca Caselli al secondo punto all’ordine del giorno ha chiesto spiegazioni su due situazioni riguardanti la viabilità e i parcheggi sassolesi nei giorni delle Fiere d’ottobre.
Nel primo caso Luca Caselli ha ricordato che l’ultimo tratto di via Mazzini, soggetto a lavori, non è stato completato nelle operazioni di asfaltatura in tempo per la prima delle Fiere d’Ottobre, ma solo nei giorni successivi.
Nel secondo caso il consigliere ha fatto riferimento al parcheggio di via Radici nei pressi dell’Unicredit che è stato assegnato al Luna Park, sottraendo posti auto a ridosso del centro utili proprio per i visitatori delle Fiere.

Caselli ha fatto presente che a suo parere, pur comprendendo anche le ragioni dei gestori di luna park che lamentano l’assenza di un’area dedicata a Sassuolo, in particolare proprio in occasione delle Fiere d’Ottobre, la città dovrebbe però presentarsi in ordine e al massimo dell’accoglienza.
L’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini ha spiegato che il progetto di rifacimento di via Mazzini , che non veniva riasfaltata da vent’anni, ha trovato alcune variazioni progettuali necessarie in corso d’opera, per la necessità di risistemare il sistema di scolo delle acque bianche che risultava insufficiente. Inoltre il tipo di asfalto drenante e antirumore (che ha abbattuto la rumorosità dei passaggi auto del 70%), oltre che meno impattante dal punto di vista ambientale, richiedeva tempi di consolidamento più lunghi rispetto a quello tradizionale. Di fatto un breve tratto di via Mazzini è quindi rimasto agibile ma non completato nella prima domenica di Fiere ed è stato ultimato il lunedì.
Quanto al parcheggio occupato dal luna park, Morini ha sottolineato come le decisioni a volte debbano tenere conto delle esigenze di tutte le parti, cercando si scontentare il meno possibile. In questo caso, ha spiegato Morini, non essendoci spazi dedicati al l una park ed essendoci ovviamente la richiesta di chi gestisce le giostre di far parte del periodo di festa soprattutto nei momenti importanti, come le Fiere e il periodo pasquale, si è cercata una soluzione soddisfacente per tutti, assegnando questo spazio ma allo stesso tempo concordando con proprietari privati l’apertura di un’altra area adiacente in modo che il saldo dei posti di parcheggio restasse in pareggio.
Non soddisfatto della risposta il consigliere Caselli, che ha ritenuto di non trovare nelle parole dell’assessore la replica ai quesiti posti.

Rinviata l’interrogazione al punto 3 ad opera di Massimiliano Righi del Pd, si è passati al punto 4, nel quale Mario Cardone del Gruppo Misto ha interrogato l’assessore alla pubblica istruzione Stefano Cardillo, chiedendo diversi dati sui fondi destinati dal municipio alla scuola privata e corrispondenza con quanto elargito alla scuola pubblica.
Cardone nel suo intervento ha specificato la centralità della questione scuola, auspicando la lotta agli sprechi, ai privilegi e fornendo le sue valutazioni sulla riforma attuata dal governo in carica. A causa di un certo modo di fare politica populistico, ha detto, si fatica a mettere mano a certe situazioni e si preferisce difendere certe caste quando fa comodo. Infine Cardone ha osservato che all’inaugurazione della nuova sede del liceo Formiggini sabato 15 novembre, non è stato dato spazio all’intervento di nessuno studente, mentre sarebbe opportuno coinvolgere sempre direttamente chi la scuola la vive.
L’assessore Cardillo ha aperto la sua risposta concordando su questo ultimo punto fatto presente da Cardone, per poi illustrare il rapporto fra scuola pubblica e privata nel sostegno fornito dall’amministrazione. Le istituzioni scolastiche pubbliche e paritarie private, ha spiegato, contribuiscono insieme all’offerta, che senza una delle due componenti sarebbe deficitaria. Le istituzioni contribuiscono sostenendo l’esistenza di questo sistema integrato.
In particolare il Comune di Sassuolo riconosce alle scuole materne private paritarie un contributo forfettario per ogni sezione con un minimo di venti iscritti, per una cifra complessiva che includendo le scuole San Giuseppe, Sant’Anna e Bambin Gesù ammonta a circa 150mila euro annui.
Vengono inoltre riconosciuti contributi per i centri estivi, risorsa importante per tutti i genitori lavoratori che nel periodo delle vacanze scolastiche hanno problemi di sistemazione dei figli.
Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo invece vengono riconosciuti contributi per la mensa, il trasporto scolastico, il sostegno ai bambini portatori di handicap.

Cardillo ha poi fornito i numeri dei bambini stranieri e dei bambini diversamente abili presenti nelle scuole private e infine precisato, su richiesta di Cardone, che esiste anche una sezione di scuola all’ospedale di Sassuolo, che ha seguito nell’anno 330 bambini per periodi di degenza mediamente limitati.
Cardone ha ringraziato l’assessore Cardillo per la risposta, ma ha precisato che prendendo spunto dai dati forniti rimane la centrale questione del trattamento differenziato per scuola pubblica e privata, che tradisce lo spirito del legislatore. In particolare Cardone ha giudicato uno spreco la presenza di una sezione scolastica all’ospedale, viste le degenze mediamente di pochi giorni.
Il consigliere si è comunque dichiarato parzialmente soddisfatto, vista la completezza della risposta fornita dall’assessore Cardillo.

Ancora Mario Cardone del Gruppo Misto ha interrogato questa volta il sindaco Pattuzzi a proposito di questioni riguardanti l’Ufficio tributi del Comune.
Il consigliere ha posto per prima cosa l’attenzione sull’istituto dell’incentivazione, che ha il giusto scopo, ha osservato, di impegnare gli addetti a intensificare i controlli e portare maggiori entrate alle casse comunali. Ha però fatto presente che un sistema generalizzato porta in alcuni casi a situazioni controproducenti, portando ad esempio una situazione già fatta presente in precedenza dal consigliere Massimo Benedetti, in cui un accertamento Ici, ricevute due bocciature in due gradi di giudizio, è stato portato ancora avanti fino alla Cassazione, con impegno di risorse e in caso di sconfitta, pagamento delle spese processuali per il Comune. Cardone ha chiesto se l’eventuale danno economico risultante verrà calcolato al momento di elargire i previsti incentivi ai funzionari responsabili.
Ha poi chiesto un giudizio sulla prassi anomala che ha portato un funzionario dell’Ufficio tributi a dare risposta diretta in merito a un consigliere comunale.
Infine ha giudicato positivamente la partecipazione dei Comuni all’accertamento Irpef statale, auspicando contatti sempre più intensi fra il livello locale e quello nazionale e quindi fra l’ufficio tributi e l’Agenzia delle entrate, chiedendo al sindaco cosa è stato fatto in merito finora.
Al termine della sua esposizione il consigliere Cardone ha anche chiesto al presidente del consiglio comunale l’autorizzazione a diffondere in aula una sua proposta di ordine del giorno urgente, riguardante la richiesta di sospensione degli studi di settore, motivando l’urgenza con l’imminente provvedimento finanziario del governo, al varo proprio in queste ore.
Il presidente ha autorizzato la diffusione del documento, riservandosi di discutere durante la seduta coi capigruppo la sua urgenza e l’immediata discussione in aula.
All’interrogazione di Mario Cardone ha risposto il sindaco Pattuzzi, concordando sull’importanza degli incentivi premianti nella pubblica amministrazione, giudicandoli ancora insufficienti in realtà. Ha anche specificato come questi incentivi vengono organizzati e stabiliti: secondo la contrattazione integrativa decentrata, è stato disposto di stabilire un fondo comune e da questo trarre singoli budget di progetto, in modo da evitare elementi discorsivi nell’assegnazione di fondi ai vari servizi. Il sindaco ha anche spiegato che non c’è alcun legame diretto fra le somme recuperate dagli accertamenti fiscali e le somme incentivanti assegnate, che vengono tutte stabilite con delibera di giunta e riguardano numerose voci fissate dai contratti integrativi, tra cui straordinari, scatti, indennità di qualità e prestazioni, produttività. Vista questa composizione del fondo è evidente che non ne viene detratta nessuna spesa legale, perché non c’è corrispondenza diretta fra gli accertamenti e gli incentivi.
Per quanto riguarda la reiterazioni degli accertamenti e ricorsi ai vari livelli di giudizio, il sindaco ha spiegato che l’amministrazione è sempre chiamata a dimostrare di aver fatto ogni possibile tentativo di rientrare in possesso di somme che giudica ingiustamente sottratte al prelievo fiscale. Per questo i ricorsi vengono portato avanti in tutti i gradi. Pattuzzi ha anche specificato che sono molto superiori le cifre recuperate con questo sistema rispetto a quelle che invece ricevono sentenza contraria e portano a spese comunali.
Riguardo al contatto diretto fra un funzionario dell’Ufficio tributi e un consigliere, il sindaco ha riconosciuto l’anomalia e l’errore.
Per quanto infine riguarda il contatto fra i due livelli di accertamento fiscale, Ufficio tributi locale e Agenzia delle entrate nazionale, il sindaco ha riconosciuto che maggiori contatti e consultazioni fra le rispettive banche dati agevolerebbero il lavoro di entrambe le realtà. Ha ricordato che in settimana l’amministrazione ha incontrato il nuovo direttore dell’agenzia sassolese e che le proposte di collaborazione sono già state oggetto di contatti fra l’Anci (associazione dei sindaci) e l’agenzia regionale. Si è ancora in attesa di risposte e notizie in merito.
Mario Cardone ha preso atto delle risposte dettagliate del sindaco, si è dichiarato soddisfatto, ma ha anche specificato che a suo giudizio gli accordi sindacali esistenti a proposito delle forme incentivanti sono ormai superati e che occorrerebbe maggiore elasticità. Il problema dei ricorsi reiterati, ha detto, resta ed è un errore che finisce per ritorcersi contro la pubblica amministrazione stessa.

Al punto successivo l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini ha riportato in consiglio comunale il tema del Rilancio del trasporto pubblico locale, per un ulteriore necessario passaggio riguardante Atcm e l’individuazione del suo partner privato. Al terzo passaggio in consiglio comunale più due nell’apposita commissione è infatti arrivato il momento di dare il voto ai documenti giuridici definitivi predisposti e determinazione del prezzo base, che serviranno all’individuazione di questo partner, da scegliere fra cinque diversi interessati, selezionati attraverso una procedura complessa e sicura.
Morini ha specificato che il tema fondamentale è quello di rilanciare un trasporto pubblico che ha anche e soprattutto una funzione sociale per molte località e situazioni in cui è essenziale fornire la possibilità di movimento ai cittadini, anche in situazioni che non sarebbero giustificate da logiche di mercato e di profitto.
Ha specificato la buona volontà messa in campo dai Comuni della provincia di Modena che come primo atto a favore di un rilancio hanno accettato l’aumento nel giro di tre anni del contributo a km ad Atcm (da 12 a 20 centesimi); sono stati anche attuati investimenti per rilanciare e favorire l’uso del mezzo pubblico, azioni che il Comune di Sassuolo ha portato a termine al 95%.
Ma visti i costi energetici e i problemi economici generali crescenti, quanto messo in atto finora non basta e si rende necessario scegliere un partner privato che entri nella compagine societaria di Atcm con il 49% delle quote. Il presidente dell’azienda di trasporto sarà ancora nominato dagli enti locali, che restano maggioritari, mentre il privato nominerà due componenti del consiglio di amministrazione.
Sul tema il consigliere Mario Cardone del Gruppo Misto ha ammesso di vedere un miglioramento nel servizio di trasporto locale ma ha dichiarato il suo disaccordo rispetto al contributo al km fissato, a suo parere, in un periodo in cui il prezzo del petrolio era molto più elevato. Inoltre in assenza di un piano industriale per il rilancio dell’azienda di trasporto, ha chiesto il rinvio del punto e il ritorno in commissione per una discussione più approfondita.
Il consigliere del Partito Comunista dei Lavoratori Rocco Capuozzo invece ha giudicato l’ingresso del privato in Atcm come l’ennesima parte di un disegno complessivo che vede i poteri forti del capitalismo impegnati a entrare in settori di facile guadagno come quello finanziario, da un lato, e quello dei servizi pubblici dall’altro. A giudizio di Capuozzo l’andamento deficitario di Atcm negli ultimi anni è stato creato ad arte da un lato per rendere necessario il coinvolgimento dei privati, dall’altro per svalutare il prezzo in modo da agevolare questo ingresso. In Francia, ha spiegato Capuozzo, realtà come il trasporto pubblico, la sanità, l’energia godono ancora di un controllo totalmente pubblico.
Paolo Vincenzi di Forza Italia Pdl, ha giudicato negativamente i troppi passaggi subiti da Atcm, tutti con perdite di denaro pubblico. Il problema, ha detto, non è la gestione pubblica dell’azienda, ma la gestione politica, che non attiene a concetti di utilità pubblica. Non si vede funzionalità del servizio, nel capoluogo ci sono continua lamentele sulla qualità e non si capisce quale mandato avrà il privato in questa azienda che abbiamo svalutato.
Mario Cardone a questo punto ha chiesto formalmente di esprimersi sulla richiesta di rinvio del punto alla commissione.
La richiesta è stata respinta con i voti contrari di sindaco, Pd, Comunisti Italiani, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Caserta e Sentimenti del Gruppo Misto (16 voti complessivi).
Favorevoli al rinvio Partito Comunista dei lavoratori, Scalabrini di Democrazia è libertà La Margherita, Cardone e Giovanardi del Gruppo Misto, Popolari liberali, An Pdl, Lega Nord, Forza Italia Pdl (13 voti).
In sede di dichiarazione di voto Luca Caselli di An Pdl ha parlato di responsabilità politiche nella cattiva gestione di Atcm e giudicato negativamente la richiesta di un voto che ha definito “al buio” vista la mancanza di un business plan.
Gian Francesco Menani della Lega ha sottoscritto le parole di Caselli, ribadito la necessità di un rinvio e annunciato per protesta la sua non partecipazione al voto.
Secondo Claudia Severi di Forza Italia Pdl la strada migliore sarebbe stata quella di evitare un doppio controllo pubblico, privatizzando interamente Atcm e affidando il ruolo di controllo all’Agenzia per la mobilità. Ha giudicato non congrue le valutazioni economiche fatte e impossibile la votazione in mancanza dei documenti richiesti.
Raffele Lettieri del Pd ha invece sostenuto che Atcm si porta dietro problemi pregressi e che non è possibile fare scelte radicali all’improvviso, mentre si vede una volontà di progressivo rilancio del servizio pubblico da sostenere.
Hanno votato a favore della documentazione giuridica per la scelta del partner privato di Atcm e del prezzo di base individuato il sindaco Usai dei Comunisti Italiani, Caserta e Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Pd.
Contrari An Pdl, Forza Italia Pdl, Popolari Liberali, Cardone e Giovanardi del Gruppo Misto, Capuozzo del Partito Comunista dei lavoratori.
Menani della Lega Nord non ha partecipato al voto.

Al punto successivo l’assessore all’ambiente Megale ha illustrato per l’ultimo passaggio in consiglio il documento sulle aree percorse dal fuoco da approvare, sottolineando che dopo il deposito di trenta giorni non è arrivata nessuna osservazione e che si tratta di due piccole aree demaniali di scarso interesse pubblico.
Sul punto non ci sono state osservazioni, mentre per il carattere procedurale c’è stata la protesta del consigliere Menani della Lega che ha giudicato improprio il modo utilizzato per proporre in commissione l’atto, chiedendo per questo le dimissioni del presidente della Commissione urbanistica Massimiliano Righi.
Massimiliano Righi ha replicato che il passaggio in commissione, scaduti i trenta giorni per le osservazioni, era un atto dovuto e che quanto fatto finora è sufficiente per l’approvazione in consiglio, respingendo contestualmente la richiesta di dimissioni.
Gabriele Giovanardi del gruppo Misto ha sostenuto la tesi di Menani, ribadendo che non c’era urgenza su questo punto, che poteva passare alla commissione successiva e arrivare in consiglio comunale alla prossima seduta.
Hanno votato a favore del documento che individua le aree percorse dal fuoco nel Comune di Sassuolo il sindaco, Pd, Partito Comunista dei lavoratori, Comunisti Italiani, Scalabrini di Democrazia è liberà La Margherita, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Caserta, Sentimenti e Cardone del Gruppo Misto.
Astenuti An Pdl, Forza Italia Pdl, Popolari Liberali.
Non hanno partecipato al voto Giovanardi del Gruppo Misto e Menani della Lega Nord.

Al punto successivo si è svolta a scrutinio segreto la votazione per l’elezione del nuovo difensore civico comunale.
Hanno ricevuto voti: Elisabetta Gatti 21; Linda Annigoni 4; Massimiliano Malavolta 3; Marco Nicolini 1. Due le schede bianche.
In prima votazione è risultata quindi eletta difensore civico comunale Elisabetta Gatti.

A seguire è stata portata all’attenzione del consiglio la mozione urgente di Mario Cardone per un ordine del giorno riguardante la sospensione degli studi di settore per il 2008 e 2009.
Dal giro di pareri fra i capigruppo consiliari, ha spiegato il presidente del consiglio Patrizia Barbolini, è emersa la volontà di discutere e approfondire il documento nella prima commissione utile, vale a dire quella dei capigruppo di lunedì 19 novembre.
Il presidente Barbolini ha dato la sua disponibilità a protocollare subito il documento e a aprire la discussione al primo punto della commissione.
Mario Cardone ha ribadito il carattere di urgenza della sua richiesta, vista l’elaborazione proprio in queste ore della manovra di aiuti del governo a favore delle famiglie e dell’economia reale, dichiarando quindi la sua insoddisfazione per la decisione di rinviare un punto così importante.

A seguire Claudia Severi di Forza Italia Pdl ha cominciato l’illustrazione in qualità di presidente della commissione di controllo e garanzia, delle modifiche da apportare al regolamento comunale. Vista però l’ora ormai tarda e l’assenza di molti consiglieri, tutti i presenti hanno concordato sul rinvio auspicando che per la prossima seduta questo punto venga messo al primo posto dell’ordine del giorno, vista l’importanza e visto il lungo lavoro che ha portato all’elaborazione delle modifiche proposte.