Si terrà all’auditorium della Fondazione Marco Biagi (largo M. Biagi 10) la prima giornata del 16esimo congresso provinciale della Cisl di Modena, in programma giovedì 5 e venerdì 6 marzo.

I lavori cominceranno alle 14,30 con gli adempimenti statutari, seguiti alle 15 dalla relazione del segretario provinciale Francesco Falcone. Dopo il saluto degli invitati seguirà il dibattito.
Il congresso proseguirà venerdì 6 marzo nella sala Gorrieri (primo piano del Palazzo Europa) a partire dalle 9; alle 12 è previsto l’intervento di Anna Maria Furlan, della segreteria nazionale Cisl. Nel pomeriggio il dibattito continuerà fino alle 17, quando è in programma la replica di Falcone.
A seguire la proclamazione degli eletti, la convocazione del consiglio generale (il “parlamentino interno” della Cisl), l’elezione del segretario, della segreteria provinciale e del comitato esecutivo dell’Ust (Unione sindacale territoriale) Cisl di Modena.

PRIORITA’ AL REDDITO DELLE FAMIGLIE

«La priorità nel 2009 è garantire un reddito alle persone e alle famiglie che perdono il lavoro per consentire loro di far fronte agli impegni economici e assicurare una dignitosa qualità della vita a tutti i cittadini».
È il messaggio lanciato dalla Cisl di Modena alla vigilia del suo 16esimo congresso provinciale.

L’assise, che s’intitola non a caso “Il lavoro – una sfida da vincere”, arriva dopo i quindici congressi di categoria celebrati nel mese di febbraio. La due giorni congressuale del sindacato di Palazzo Europa sarà dedicata all’analisi dell’attuale situazione economica, sociale e politica e alle proposte per uscire dalla crisi o almeno attenuarne gli effetti sulle famiglie.
«In questa fase è necessario accelerare tutti gli investimenti pubblici, a partire dalle infrastrutture viarie già avviate, per rendere più competitivo il nostro territorio – afferma il segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone – Provincia, Comuni e Unioni comunali hanno un piano di investimenti per 116 milioni di euro: si parta subito con questi interventi. In secondo luogo crediamo si debbano destrutturate i bilanci comunali e ricomporli alla luce dei nuovi bisogni sulla base delle risorse disponibili e delle priorità individuate. Un’attenzione particolare va riservata all’inflazione che, nonostante la crisi, a Modena continua a essere alta A monte di tutto ciò – continua Falcone – deve esserci un nuovo patto sociale che guidi il cambiamento, perché dopo questa crisi nulla sarà più come prima. Lo stesso dicasi per il modello di welfare, che deve essere riformato per poter migliorare la capacità di vita delle persone». Per la Cisl è fondamentale dare piena attuazione al protocollo d’intesa provinciale, in discussione in questi giorni, che viene incontro alle esigenze delle famiglie più in difficoltà. Per evitare i licenziamenti e le procedure di mobilità, la Cisl chiede che si mettano in atto le varie forme di riduzione degli orari di lavoro per distribuire il lavoro tra tutti i dipendenti. «In questo senso – dice Falcone – valutiamo con favore i contratti di solidarietà e ogni altra soluzione, concordata tra le parti sociali, che tutela l’occupazione e distribuisce i sacrifici tra tutti i lavoratori». Per la Cisl, inoltre, non si possono dimenticare i cosiddetti “parasubordinati”, cioè co.co.pro, partite Iva, interinali, soci lavoratori delle cooperative. «Sono decine di migliaia di cittadini modenesi che non possono accedere agli ammortizzatori sociali – ricorda Falcone – Ecco perché la Cisl chiede una riforma universale degli ammortizzatori, che devono essere applicati a tutte le persone che lavorano, a prescindere dalla forma di assunzione». Va in questa direzione il Manifesto per il Lavoro presentato dalla Cisl nazionale il 18 marzo 2008. A livello locale La Cisl pensa di lanciare, insieme alle altre organizzazioni sindacali, un’ampia stagione negoziale per qualificare il lavoro, aumentare la sicurezza, distribuire la produttività.

ESPLODONO CASSA INTEGRAZIONE E FONDO SOSTEGNO REDDITO
I numeri sono impietosi: nel 2008 il ricorso a cassa integrazione e fondo sostegno al reddito è cresciuto rispetto al 2007, ma è in questo inizio 2009 che si registra una vera e propria “esplosione”. La crisi economica e occupazionale è certificata dall’andamento degli ammortizzatori sociali, analizzato dalla Cisl di Modena alla vigilia del suo 16esimo congresso provinciale, in programma giovedì 5 e venerdì 6 marzo. «Un appuntamento che, vista la situazione attuale, non possiamo che dedicare alla difesa del lavoro – spiega il segretario provinciale Cisl Francesco Falcone presentando i temi dell’assise – Secondo le nostre stime entro la fine dell’anno in provincia di Modena si potrebbero perdere tra gli 8 e i 10 mila posti di lavoro». La Cisl ha raccolto e analizzato i dati su cassa integrazione ordinaria e straordinaria, Eber (fondo artigiano di sostegno al reddito) e disoccupazione, raffrontando il 2008 con il 2007, ma soprattutto la situazione a gennaio 2009 con quella di un anno fa. Nel 2008 in provincia di Modena sono state autorizzate 658 mila ore di cassa integrazione ordinaria e 342 mila ore di cig straordinaria; complessivamente sono più di un milione di ore di cassa integrazione. Rispetto all’anno precedente l’aumento è rispettivamente del 41 e 78 per cento. Ancora più impietoso il raffronto tra gennaio 2008 (16 mila ore di cig ordinaria) e gennaio 2009 (79 mila ore): quasi cinque volte tanto. La cassa straordinaria, poi, è passata dalle 17 mila ore di gennaio 2008 alle 126.400 di gennaio 2009 (quasi + 750 per cento). «I dati dimostrano in tutta la loro drammaticità come l’economia reale sia attaccata profondamente e la produzione segni un calo significativo in tutti i settori, soprattutto ceramica, meccanica di produzione ed edilizia – commenta Pasquale Coscia, responsabile politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl – Nel distretto ceramico l’impennata della cigs rivela le difficoltà di un intero comparto, difficoltà non limitate ai singoli casi di cui si parla in questi giorni. Iris ed Emilceramica, insomma, sono le punte dell’iceberg». Quanto al fondo sostegno al reddito erogato dall’Eber (ente bilaterale Emilia-Romagna) per le imprese artigiane, nel 2008 sono state 603 le aziende modenesi che hanno chiesto di accedere al fondo per “sospensione” e “riduzione di orario”. I lavoratori interessati erano 2.194, per un totale di 29.818 giorni indennizzati. Anche in questo caso i dati sono letteralmente esplosi nel 2009. Al 15 febbraio 2009 erano già 304 le imprese che avevano chiesto di accedere al fondo, 1.433 i lavoratori interessati, oltre 18 mila giorni indennizzati. In pratica, nei primi 45 giorni del 2009 si sono rivolti all’Eber la metà di tutte le imprese dell’intero 2008 e due terzi dei lavoratori, mentre i giorni indennizzati hanno già raggiunto il 60 per cento del 2008. I settori più interessati sono meccanico, tessile-abbigliamento e ceramico (decori e terzo fuoco). Infine il dato sulla disoccupazione ordinaria, un indennizzo per mancato reddito spettante ai lavoratori che hanno perso il lavoro a seguito di un licenziamento collettivo o individuale e che risultano iscritti all’Inps da almeno due anni. Nell’intero 2008 sono stati concessi 16.628 assegni di disoccupazione ordinaria. A gennaio 2008 erano state presentare 740 domande di disoccupazione; nel gennaio 2009 sono pervenute all’Inps 2.269 richieste (+ 300 per cento).