Oggi, 2 Aprile 2009 abbiamo avuto il primo incontro informativo sulla situazione dell’organico dei docenti per la scuola dell’Emilia Romagna.
Anche se i dati non sono ancora ufficiali, si conferma pienamente l’entità dei tagli in organico già denunciati dalla Flc/Cgil.


I dati sono allarmanti: per la sola nostra regione sono previste 243 unità di personale docente in meno, per la scuola primaria; 688 unità di personale docente in meno, per la secondaria di I grado; 427 unità di personale docente in meno, nella secondaria di II grado, anche se una parte dei tagli previsti per la secondaria di primo grado potrebbero essere attivati in un secondo tempo.
E questo mentre nella nostra regione, si prevede un aumento di popolazione scolastica di almeno 7.000 alunni per il prossimo anno. Situazione che richiederebbe una dotazione organica aggiuntiva di circa 800 posti in più, solo per mantenere la situazione esistente. Si deve ricordare che con queste scelte, la media di alunni per classe nella nostra regione salirà a più di 22 alunni, di gran lunga la media più alta a livello nazionale!

Tutto questo inciderà negativamente sulla qualità dell’apprendimento e renderà impossibile la risposta alle domande dei genitori, che in larghissima maggioranza, anche nella nostra regione, hanno chiesto un aumento del tempo scuola.
A questo si aggiungeranno i tagli in organico del personale ATA, stimabile attorno alle 500 unità per il prossimo anno scolastico. Tagli che, per certe scuole, metteranno in seria discussione la stessa possibilità di apertura di alcuni plessi.

E siamo purtroppo solo all’inizio! Altri tagli sono previsti ( 5.001 a livello nazionale, di cui 278 in E.R.) per le fasi successive di completamento dell’organico di fatto, portando l’entità dei tagli nella nostra regione a 1.637, per il prossimo anno scolastico.
La qualità della scuola pubblica ne verrà inevitabilmente compromessa. E non va dimenticato che, nella crisi economica che travaglia il mondo ed il nostro paese, la maggior parte di questi tagli corrisponderà ad un licenziamento di persone che da anni lavoravano nella scuola, con supplenze annuali.

La Flc/Cgil, che già ha fatto uno sciopero molto riuscito il 18 di marzo, continuerà l’iniziativa per sconfiggere il disegno contro riformatore della coppia governativa Tremonti – Gelmini.
Noi chiediamo che sia data completa risposta alle domande di tempo scuola già espresse dai genitori e che nessun lavoratore della scuola sia licenziato.

La scuola della nostra regione, come quella Italiana non può essere semplicemente un serbatoio dal quale prelevare fondi per aggiustare il bilancio dello stato!
Chiediamo ai cittadini, alle forze politiche, agli Enti Locali, alla Regione di contribuire, per quanto è nelle loro competenze e responsabilità, a respingere questo piano di vera e propria distruzione della scuola pubblica.

Flc/Cgil Emilia Romagna