Giano Accame si e’ spento ieri a Roma all’eta’ di 81 anni. La notizia della morte dello storico, giornalista e scrittore e’ stata data dal figlio Nicolo’ Accame. La camera ardente, allestita presso la casa-studio di Giano Accame in Lungotevere dei Mellini 10 a Roma, verra’ aperta questo pomeriggio a partire dalle 15. I funerali si svolgeranno sabato prossimo 10.30 a Roma, nella chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro romano.

Pensatore ”eretico” della destra, ”fascista di sinistra”, uno degli intellettuali ‘storici’ della destra italiana, l’intellettuale che voleva unire destra e sinistra sull’idea di patria, il pioniere del dibattito sulla repubblica presidenziale, il primo intellettuale di destra ad avere posizioni filoisraeliane, pensatore ”scomodo” grande studioso del poeta statunitense Ezra Pound: sono alcune delle definizioni che sono state date di Accame.Da vero ”irregolare” del panorama politico e culturale di destra, Giano Accame ha ricoperto ruoli diversi nella sua lunga vita: dalla sua collaborazione con ”Tabula Rasa”, fucina di pensatori della destra, a inviato del settimanale “Il Borghese” dal 1958 al 1968; per sedici anni direttore del settimanale “Nuova Repubblica”, che faceva capo al repubblicano Randolfo Pacciardi, e direttore del quotidiano “Il Secolo d’Italia”, organo del Msi, tra il 1988 e il ’91. Ha pubblicato diversi libri che hanno sempre suscitato dibattito a destra e letti con attenzione a sinistra: ”Socialismo tricolore” (1983) con Editoriale Nuova, poi con Settimo Sigillo ”Il fascismo immenso e rosso” (1990), ”Ezra Pound economista, Contro l’usura” (1995), ”La destra sociale” (1996), ”Il potere del denaro svuota le democrazie” (1998). Nel 2000 con Rizzoli Accame ha pubblicato ‘Una storia della Repubblica”: un’opera, avvertiva l’editore, non basata sul conformismo e sul politicamente corretto, ma raccontata con un’interpretazione fuori dai vecchi schemi, spesso critica ma sempre obiettiva e rigorosamente documentata. In pochi mesi il volume fu ristampato piu’ volte e poi apparve anche in edizione tascabile Bur Rizzoli. Accame nasce a Stoccarda il 30 luglio 1928 da madre tedesca, Elisabeth von Hofenfels, mentre il padre e il nonno furono ammiragli e gli antenati piccoli armatori di Loano (Savona). Il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione, ad appena 17 anni, Accame si arruolo’ nella marina militare della Repubblica sociale italiana, ammirando la Decima Mas. La sua adesione alla Rsi duro’ lo spazio di un mattino, perche’ alla sera fu catturato dai partigiani a Brescia. Nel 1946 si iscrisse a Genova al Fronte degli Italiani, organismo poi confluito nel Msi, di cui creo’ le prime sezioni nella riviera ligure ed e’ stato dirigente regionale e nazionale. Nel 1956 lascio’ il Movimento sociale italiano, stanco di polemiche interne e per impegnarsi di piu’ con il giornalismo, sua futura professione, nelle polemiche culturali. Da qui la collaborazione, con altri intellettuali gia’ stanchi del partito, con ”Tabula Rasa”.Nel 1956 inizio’ la professione come capo della redazione toscana del settimanale ”Cronaca italiana”. Nel 1958 passo’ a ”Il Borghese”, da cui si dimise nel 1968 per contrasti sulla contestazione giovanile. Segretario del Centro di vita italiana presieduto da Ernesto De Marzio, organizzo’ a Roma due incontri internazionali di scrittori di destra. Nel1964 dirisse il settimanale ”Folla”, poi, ”Nuova Repubblica”, organo del movimento presidenzialista del repubblicano Randolfo Pacciardi, l’Unione democratica per la nuova Repubblica, di cui divenne segretario nazionale. Come stretto collaboratore di Pacciardi, Accame fu anticipatore, durante gli anni Sessanta, del dibattito sulla repubblica presidenziale.Dal 1969, come inviato ed editorialista de ”Il Fiorino”, Giano Accame si specializzo’ in giornalismo economico e collaboro’ agli ”Annali dell’economia italiana” di Epicarmo Corbino. Tra la fine del 1988 e il 1991 ricopri’ l’incarico di direttore del ”Secolo d’Italia”. Ha collaborato con diverse riviste, tra le quali ”L’Italia settimanale”, ”Il Sabato”, ”Lo Stato”, ”Pagine Libere”, ”Letteratura – Tradizione”, ”La Meta Sociale” e ”Area”, ma anche con diversi quotidiani come ”Il Tempo”, ”Lo Specchio” e ”Vita”.

Fonte: Adnkronos