Stimolare la realizzazione di nuovi prodotti ad alto valore aggiunto nel settore del tessile e dell’abbigliamento; raggruppare le risorse produttive tecniche e creative già esistenti per disegnare una efficace sinergia transnazionale e intersettoriale e per sostenere un’imprenditorialità fortemente innovativa.

Questi gli obiettivi del progetto Texmedin (TEXtile and apparel EuroMEDiterranean heritage for Innovation- Patrimonio Euromediterraneo del Tessile e dell’Abbigliamento per l’Innovazione) destinato a promuovere una più forte interazione tra i designer emergenti, i musei del Tessuto e del Costume, i centri di ricerca e le piccole e medie imprese tessili e dell’abbigliamento.
Il Progetto, cofinanziato dalla Commissione Europea, coinvolge nove partners situati in sei regioni dell’area mediterranea (capofila ne è il Comune di Prato), caratterizzati da una lunga vocazione nella produzione del tessile e dell’abbigliamento e da una significativa tradizione di design e creatività: tra questi c’è Carpiformazione. Punto di partenza del piano consiste nella valutazione e la condivisione del know-how produttivo già esistente: quello di arrivo sarà la nascita di un nuovo distretto tessile cui potranno fare riferimento i paesi dell’Europa del sud e non solo. Due anni e mezzo di tempo dovranno servire per mettere in piedi, tra l’altro, un grande laboratorio virtuale, nel quale far confluire i rispettivi patrimoni di idee, tradizioni e capacità, e destinato diventare la ‘casa’ e la fonte concreta di ispirazione dei produttori, degli addetti ai lavori, e in particolare modo dei creativi. Non è casuale, infatti, la collocazione della nuova iniziativa nell’Anno europeo della Creatività e dell’Innovazione. Il progetto è stato avviato con un incontro transnazionale tenuto nello scorso mese di aprile al Museo del Tessuto di Prato.

“L’idea del progetto – sottolineano le organizzazioni partners – nasce dalla consapevolezza che la valorizzazione del patrimonio e del know-how mediterraneo nel tessile e nell’abbigliamento da parte dei distretti industriali rappresenta uno dei più importanti fattori di competitività e crescita del settore. In questi termini, tale patrimonio deve essere preservato, condiviso e valorizzato nell’ambito dei processi produttivi contemporanei, in un momento non facile come questo per i distretti tessili del continente”.