martino2007E’ scomparso pochi giorni fa, dopo una lunga e inesorabile malattia, lo scultore bolognese Martino Barbieri, da anni noto in città e in provincia per le molte opere e iniziative realizzate nel corso degli ultimi 15 anni. Per sua espressa volontà i familiari hanno reso nota la sua morte solo a esequie avvenute.

Nato 60 anni fa a Bentivoglio, nella bassa bolognese, Martino Barbieri era autore di opere originali e sempre intrise di solarità, di gioia e d’ironia, amato e apprezzato per la sua particolare arte ma anche per la simpatia e l’imprevedibilità che lo caratterizzavano: dalla serie di cartoline realizzate per Meta dedicate alla “Raccolta differenziata delle Idee” alla performance, nell’autunno 2001, in Piazza San Francesco, offerta alla città da Fini, intitolata “Volo di posate sui cibi tipici del luogo e dell’anima”.

Iniziato il suo percorso come grafico, passato poi all’incisione, al legno, alla ceramica e al rame, il viaggio-ricerca di Barbieri prosegue fino al 1984 quando incontra il vetro. Tra le sue particolarità, infatti, va ricordata la straordinaria ricerca pluriennale sulla fusione del vetro con oggetti e soluzioni sempre più ardite, con la continua scoperta delle grandi potenzialità che questa materia offriva all’artista curioso di sperimentare.

Fu a metà degli anni ’90 che esordì nel modenese con una fantasiosa e ricca personale all’interno del Torrione di Castelnuovo Rangone intitolata “Il gioco, l’ironia, la fame” con la quale la sua eclettica produzione – da grandi sculture d’ambiente a piccoli oggetti di design – cominciò a conquistare sempre più amanti del bello delle nostre parti.

Da ricordare poi il suggestivo monumento commissionatogli dal Consorzio del Lambrusco in occasione della manifestazione LAMBRUSCO MIO intitolato “Il tesoro sulla torre” ora di proprietà del Comune di Bomporto e in attesa di collocazione presso il futuro centro polifunzionale dedicato al nostro vino doc.

Nel 2000, in occasione della nascita della prima Unione di Comuni, l’Unione dei Comuni del Sorbara, a lui venne chiesto di studiare e realizzare il logo della stessa.

Diverse anche le collettive che lo hanno visto protagonista in terra modenese: nel ‘95 “Arti Visive” al Club 37 di Modena, nel ’99 “Botteghe d’arte” a Pavullo e nel 2003, presso il Teatro Guiglia di Modena, “Il Sigillo”.

Una nuova personale venne poi proposta in anni più recenti dal Club La Meridiana di Casinalbo, mentre l’ultima mostra di Barbieri, purtroppo l’ultima in assoluto, è stata quella del novembre 2007, recuperando anche il cognome della madre Calori, presso la galleria-concept store Fuoriluogo di Bomporto, intitolata “Amichevoli Appoggi Trasparenti” dove attraverso splendidi bastoni da passeggio in vetro e mappe emozionali l’artista riproponeva il tema del ‘viaggio’ al quale, insieme a quello del ‘gioco’, aveva riservato molte delle sue energie per anni.

Ai suoi molti amici ed estimatori mancheranno la sua genialità e le sue provocazioni, le sue idee e quel suo modo fintamente ingenuo e volutamente un po’ strafottente che lo rendeva subito seducente ed unico. Come era scritto nell’ sms circolato tra gli amici non appena saputa la notizia: ‘Martino ci ha lasciato e siamo tutti un po’ più soli e un po’ meno allegri’.