«Ancora una volta la giunta di centrodestra, invece di risolvere un problema, lo drammatizza e lo lascia marcire. Come nella vicenda della moschea anche in quella del circolo Fassbinder il sindaco e la sua giunta preferiscono andare per le spicce anziché imboccare la strada del dialogo». Così il capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Sassuolo, Graziano Pattuzzi, commenta lo sgombero del circolo Fassbinder.

«Bisognava mettere fine alla presenza del circolo Fassbinder nelle ex-scuole di via Giordano, un’area a unica vocazione residenziale. Ma al contempo andava trovata un’alternativa, una risposta che invece non si è voluta dare. Con il risultato che la tensione crescerà e andrà a sommarsi al disagio sociale causato a Sassuolo dagli effetti della crisi e dalle scelte di questa amministrazione. Qui non si tratta di essere pro o contro l’ordine e la legalità. Su questo non ci sono differenze tra maggioranza e opposizione. Il problema vero è come governare una società complessa come quella sassolese e come rappresentare tutte, dico tutte, le componenti sociali della città. Questo sindaco e questa giunta sembrano dimenticarsi troppo spesso di aver vinto le elezioni per una manciata di voti e di rappresentare la metà dell’elettorato. L’altra metà merita ugualmente rispetto anche se non ha votato a destra.

E questo vale anche per l’incredibile censura del quotidiano La Repubblica imposta alla biblioteca comunale. Che il sindaco giustifica – leggo sulla stampa – “visti i contenuti del quotidiano”. Tradotto: i cittadini sassolesi non potranno più leggere quel quotidiano in biblioteca perché i suoi contenuti non sono graditi alla giunta e al premier. E questa gente ha anche la faccia tosta di chiamarsi Popolo delle libertà».