Il Comune di Modena ha rinnovato la convenzione per l’utilizzo del difensore civico provinciale. La delibera, che definisce un rinnovo fino al 31 dicembre 2010, data di scadenza della carica del difensore civico provinciale, e prevede la possibilità di un ulteriore rinnovo è stata approvata in Consiglio comunale con il voto favorevole dell’intera aula ad esclusione di Modena a 5 Stelle che si è astenuta.

“La figura del difensore civico è stata introdotta nell’ordinamento modenese all’inizio degli anni ’90 come figura volta a svolgere un ruolo di cerniera tra cittadino e Amministrazione” ha spiegato il sindaco di Modena Giorgio Pighi presentando la delibera. “Se verranno confermate le disposizioni contenute nell’ultima finanziaria anche nei prossimi anni, man mano che i Consigli eletti andranno a decadere questa figura verrà eliminata, almeno come figura retribuita. Come Amministrazione già da alcuni anni abbiamo notato che questo ruolo tende progressivamente ad espandersi ma con un ritmo non particolarmente incalzante. Per questo è già stata prevista un’unica figura per Comune e Provincia. La delibera di oggi si muove in questa direzione”.

Ad aprire il dibattito Vittorio Ballestrazzi di Modena a 5 Stelle, che ha dichiarato l’astensione del proprio gruppo. “Per il futuro spero in una figura di difensore civico svincolata dai sistemi di potere” ha affermato. “Finora il difensore civico è stato un funzionario di alto rango, l’ex prefetto e prima il presidente del Tribunale. Il costume di dare questo ruolo a persone che ricoprivano una certa posizione e che sono andate in pensione è disdicevole, sarebbe meglio un personaggio estraneo”.

Enrico Artioli del Pd ha affermato: “Avere un difensore civico non è un obbligo, quindi la scelta dell’Amministrazione va apprezzata. Rispetto alle cause trattate c’è sempre stata una buona collaborazione da parte sia delle strutture comunali sia delle società esterne. Se si riuscisse ad individuare un meccanismo di nomina congiunta in Consiglio comunale e provinciale, così che fosse condivisa da tutti e due i Consigli credo sarebbe una strada buona da percorrere”.

Davide Torrini dell’Udc ha ricordato che “negli anni scorsi si è trovato accordo, come valutazione di merito e politica, sulla volontà di attivare una figura di questo tipo. Persone come quelle che hanno ricoperto finora questo ruolo hanno sempre rappresentato una garanzia in quanto figure fuori dai giochi, senza interessi su questo campo e senza paura di opporsi all’Amministrazione, vista la loro autorevolezza”.

Il sindaco Pighi, replicando, ha sottolineato il proprio accordo sulla proposta di Artioli anche se in un’ottica diversa: “Per la nomina del difensore civico si dovrebbe poter procedere o in maniera ordinaria oppure, se ritenuto opportuno, in modalità congiunta tra Consiglio comunale e provinciale”. Il primo cittadino ha poi ribadito che la figura del difensore civico “va a decadere come figura retribuita, ma ciò non toglie che possiamo costruire una figura super partes che svolge queste mansioni a carattere di volontariato. Per questo ruolo vanno scelte persone con caratteristiche di specchiata moralità, esperienza ed attitudine a mantenersi al di sopra delle parti. La carriera di quelle nominate finora rappresentava per noi una garanzia”.