La Giunta dell’Unione, con un atto di indirizzo, ha chiesto al Ministero dell’Istruzione di avviare sin d’ora un percorso che possa portare, prima possibile, ad un arricchimento e completamento dell’offerta formativa del territorio, attivando per il liceo scientifico l’indirizzo “Scienze applicate” (che invece secondo la prima ipotesi verrà proposto solo a Modena, Carpi e Finale Emilia), oltre a provvedere in tempi rapidi all’attivazione del liceo linguistico, oggi assente.

Le semplificazioni della Riforma Gelmini per le scuole secondarie superiori comporteranno a Vignola la trasformazione dell’attuale liceo sperimentale in normale liceo scientifico con una riduzione importante delle ore relative alle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, etc.). La Riforma Gelmini porterebbe, infatti, ad una diminuzione delle ore settimanali di insegnamento di queste materie da sei a due nel biennio e da cinque a tre nel triennio (nonché da sei a tre nel quinto anno). Mentre nel biennio dell’Istituto commerciale ad indirizzo internazionale si ridurranno le ore delle due lingue straniere.

“L’applicazione che si sta profilando della nuova riforma- spiega il Presidente Lamandini- porterà un impoverimento dell’offerta scolastica nel Distretto di Vignola con effetti anche per le famiglie dei comuni dell’alto Appennino come Fanano e Sestola. Si inverte un processo trentennale di potenziamento dell’offerta scolastica a Vignola, obbligando di fatto i ragazzi che non troveranno più gli indirizzi scelti a portarsi di nuovo fino a Modena”.

“L’intervento che chiediamo- prosegue Lamandini- ha lo scopo di salvaguardare gli investimenti fatti finora, contenendo le ricadute di questa riforma sull’insegnamento delle scienze, mantenendo un livello accettabile per quanto riguarda la formazione scientifica già consolidata per il Liceo.

Mentre l’attivazione del liceo linguistico, presente a Modena, Carpi, Mirandola, Sassuolo e Finale Emilia, diventa una necessità per rispondere ad una richiesta sempre più forte delle famiglie e dei ragazzi, che l’indirizzo commerciale-internazionale non è più in grado di compensare”.