I Comuni reggiani si apprestano a convocare, nei prossimi giorni, i propri Consigli comunali per approvare l’assetto a regime delle norme statutarie della società che nascerà dalla fusione tra Enia e Iride, nella parte relativa al controllo pubblico. Detto controllo pubblico, come peraltro già preannunciato nel corso dell’assemblea di fusione, dovrà essere garantito dalla titolarità di almeno il 51% del capitale sociale da parte di soggetti pubblici.

Sul punto, pertanto, in coerenza con la conclusione dei dibattiti durante la fase di approvazione del progetto di fusione Enia- Iride, avvenuti alla fine del 2008, i Consigli comunali di tutta la provincia di Reggio Emilia confermeranno in modo formale la scelta di garanzia offerta dal vincolo maggioritario in mano pubblica.

Al di là degli strumenti giuridici, le decisioni strategiche devono essere assunte dai Comuni che, pur nel pieno rispetto delle leggi e delle dinamiche di mercato, sono in grado di assicurare anche nel lungo periodo opzioni volte all’efficienza e alla qualità dei servizi erogati ai cittadini che formano le loro comunità.

Oltre all’importanza dell’argomento, piace sottolineare, con grande orgoglio, la capacità dei Comuni reggiani di essere uniti, in passaggi delicati come questo.

Tale coesione fra le Istituzioni pubbliche reggiane è anche la miglior ricetta per affrontare la grave crisi socio-economica che si sta abbattendo sulle nostre comunità.

Alcune date dei Consigli comunali già programmati: Reggio Emilia – 15 marzo o 22 marzo, San Martino in Rio – 11 marzo, Rolo – 12 marzo, Vetto – 15 marzo, Toano – 16 marzo, Guastalla, Quattro Castella, Cavriago e Campagnola – 18 marzo, Albinea – 22 marzo, Scandiano e Montecchio – 23 marzo, Novellara – 25 marzo.

(Legautonomie Anci Reggio Emilia)