In un contesto di forte crisi di liquidità, l’ottimizzazione dei flussi di cassa, la rinegoziazione degli accordi con i creditori e il reperimento di fonti di finanziamento vantaggiose sono fattori fondamentali per superare o scongiurare la crisi aziendale.

Negli ultimi anni si è sviluppata una tendenza volta a valorizzare il ruolo della contrattazione privata. Un orientamento che è stato recepito dalla vigente riforma fallimentare che ha introdotto istituti idonei per prevenire il fallimento attraverso accordi di composizione negoziale.

Confindustria Modena per approfondire questi argomenti, in collaborazione con Borsa italiana (l’istituto che si occupa dell’organizzazione e del funzionamento dei mercati finanziari), ha organizzato un seminario dal titolo “La ristrutturazione del debito a salvaguardia della continuità aziendale”.

Il convegno, che avrà luogo martedì 27 aprile, a partire dalle ore 17 presso l’auditorium “Giorgio Fini”, ha l’obiettivo di fornire una panoramica sugli accordi stragiudiziali per la soluzione della crisi di impresa.

Dopo i saluti del presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari (foto) e l’introduzione dell’amministratore delegato di Financial Innovations Emanuele Facile, verranno analizzati il piano attestato di risanamento ex art. 67 e le caratteristiche dell’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182 bis, attraverso il contributo dell’advisor finanziario di 3H Partners Bernardo Bertoldi, dell’advisor legale di Legance Studio Legale Associato Giandomenico Ciaramella e del vicedirettore della Bpv-Sgsp Leonello Guidetti.

Gli aspetti procedurali e pratici di questi due istituti saranno al centro del caso aziendale di Sviluppo Ambientale Sostenibile (Sas), testimoniato da Luigi Mossone. Al termine di questo intervento è prevista una breve relazione di Alessandro Violante di Borsa Italiana sullo strumento della quotazione nei mercati regolamentati per patrimonializzare le imprese.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta al pubblico.