Legacoop Reggio Emilia organizza il 4 ottobre a Castelnovo ne’ Monti un convegno sul tema “Risorse per la montagna: dalle parole ai fatti”. In particolare si parlerà del Progetti di Filera, che riguardano il settore agroalimentare, e degli strumenti di Legacoop per le imprese. L’iniziativa, che è organizzata in collaborazione con Ugf Unipol Assicurazioni e Ugf Banca, si terrà nella mattinata, a partire dalle 9:30, presso la Sala Consiliare del Comune, in piazza Gramsci. Dopo i saluti di Gianluca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti, è prevista una relazione di Luigi Tamburini, responsabile del Settore Agroalimentare di Legacoop Reggio Emilia, sul tema “Il programma di Sviluppo Rurale e i Progetti di Filiera”.

“I Progetti di Filiera – spiega Tamburini – porteranno nella montagna reggiana nuovi investimenti. Nel nostro Appennino le aziende agricole beneficiarie dirette sono 11, inserite in due filiere zootecniche (LattEmilia e Unipeg), mentre tre aziende della trasformazione troveranno direttamente e indirettamente investimenti (a loro carico, o fatti per conto loro da LattEmilia ) in due filiere, quella di LattEmilia e quella dei suini. Sono numerose poi le aziende socie dei caseifici che direttamente e indirettamente beneficeranno degli investimenti, nei Comuni di Canossa, Casina, Castelnovo ne’ Monti e Ramiseto. Complessivamente si tratta di 3,200 milioni di euro di investimenti, per i quali potranno arrivare in montagna oltre 1,500 milioni a fondo perduto”.

All’introduzione di Luigi Tamburini seguiranno gli interventi di Francesco Malpeli, direttore generale di Legacoop Reggio Emilia, Roberta Rivi, assessore all’Agricoltura e promozione territoriale della Provincia di Reggio Emilia, Sara Garofani, presidente della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, Leana Pignedoli, della Commissione Agricoltura del Senato e Ildo Cigarini, presidente di Legacoop Reggio Emilia. Sono poi previste due comunicazioni sul tema “Gli strumenti finanziari di Legacoop per le imprese” che saranno svolte da Simona Caselli, direttore commerciale di Ccfs, Consorzio Finanziario per lo Sviluppo, e da Dario Tagnochetti, responsabile Rapporti con le cooperative e le organizzazioni socie locali di Ugf-Banca. “Questi due interventi – spiega il direttore generale di Legacoop Malpeli – testimoniano la nostra volontà di mettere a rete risorse e competenze a favore delle aziende montane, come abbiamo già fatto con la convenzione con il Parco Nazionale e con il nostro “Programma per lo sviluppo dell’impresa cooperativa nell’Appennino reggiano”

Il convegno di Legacoop arriva al termine di un lungo lavoro per la presentazione dei progetti di Fileri, molti dei quali approvati. “Come Legacoop – spiega il presidente Cigarini – abbiamo creduto molto in questo strumento innovativo di finanziamento al settore agroalimentare, e specialmente ci hanno creduto le nostre cooperative. I risultati sono molto importanti, considerando che i benefici andranno anche ai singoli produttori della montagna”.

Particolarmente interessanti saranno le ricadute nel settore lattiero-caseario. “Con queste risorse – aggiunge Tamburini – si consolida la produzione di latte in montagna, dove dopo la crisi del settore e con la stretta finanziaria dovuta alla carenza di liquidità molte aziende hanno cessato, anche se altre stanno superando le difficoltà. Ma i contributi da soli non bastano – conclude Tamburini – se non saranno accompagnati da scelte precise. Occorre infatti aggregare l’offerta dei prodotti da commercializzare insieme al territorio, creando valore aggiunto; innovare il prodotto con confezioni più accattivanti e di minore pezzatura; continuare con l’unificazione dei caseifici puntando anche alla gestione di più strutture produttive per razionalizzare l’organizzazione della mano d’opera esistente, della raccolta del latte e della commercializzazione; facilitare la raccolta unica e le innovazioni tecniche per ridurre i costi; dare un premio per la raccolta del latte ai caseifici che associano produttori situati nelle zone più svantaggiate”.