Domani è in programma uno sciopero e una manifestazione a livello provinciale proclamati dalla Cgil-Fiom di Modena per dire NO ai ricatti di Fiat e Federmeccanica e NO allo smantellamento del contratto nazionale di lavoro attraverso le deroghe. Uno sciopero che si inserisce all’interno di relazioni sindacali disgregate a seguito di atti illegittimi e antidemocratici come la decisione di Confindustria di recedere dal contratto nazionale di lavoro con la complicità dei sindacati minoritari Cisl e Uil e il benestare del Governo.

Non ci stanchiamo di dire che la disdetta unilaterale del contratto dei metalmeccanici non interessa solo le “tute blu”, ma tutte le categorie, perché il vero obiettivo è la riduzione dei diritti e dei salari dei lavoratori attraverso lo smantellamento della contrattazione collettiva e dello statuto dei lavoratori.

Di fronte a tutto questo il Pd, la principale forza dell’opposizione parlamentare, non ha ancora motivato la sua mancata adesione a questo importante appuntamento.

Noi ci saremo, e saremo accanto alla Fiom, alle lavoratrici e ai lavoratori anche il 16 ottobre a Roma alla manifestazione nazionale per i diritti e il lavoro.

Chiediamo ora al PD modenese di spiegare cosa intende fare il suo partito per i lavoratori, perché, per ora, “sta alla finestra”: si limita a guardare cosa succede nel mondo del lavoro nel momento in cui è in atto una guerra di civiltà sui diritti dei lavoratori che richiede invece una risposta forte ed estesa per evitare un ulteriore peggioramento delle condizioni dei lavoratori. Una posizione chiara è indispensabile, perchè questa presunta neutralità del Pd danneggia quel movimento sindacale che non ha intenzione di rinunciare ai diritti dei lavoratori.

(Stefano Lugli, Segretario Federazione PRC Modena)