Il testo dell’Ordine del giorno sulla violenza familiare presentato in Provincia dai gruppi consiliari del Pd e dell’Italia dei Valori all’indomani del brutale assassinio di una donna pakistana e del ferimento della figlia.

ORDINE DEL GIORNO: LA VIOLENZA FAMILIARE NON HA COLORE NE’ RELIGIONE NE’ ETNIA

PREMESSO

Nel pomeriggio di domenica 3 ottobre 2010 nella solitudine di un’abitazione privata sita in Novi di Modena Begm Schnez, 46 anni, madre di cinque figli, veniva brutalmente uccisa dal proprio coniuge;

contestualmente la figlia secondogenita Nosheen Butt veniva colpita duramente dal fratello maggiore con una spranga ed è attualmente ricoverata in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Baggiovara.

Dalle prime indagini accertate sembra che la causa scatenante della violenta aggressione sia da ricercarsi nel diniego di Nosheen di accettare il matrimonio impostole dal padre con un cugino al fine di permettere la permanenza all’interno della famiglia di un appezzamento di terreno sito in Pakistan.

RITENUTO

Che il gravissimo episodio familiare sconvolge tutta la nostra comunità in quanto la violazione dell’integrità e della dignità umana cui ha dato luogo ha portato alla completa soppressione di una vita umana, all’esito basato solo su un filo di speranza per un’altra giovane vita, al disfacimento di un intero nucleo familiare;

che la causa scatenante del litigio è sintomo di un disagio più profondo che deve essere riconosciuto ed adeguatamente prevenuto, affinchè non abbia da ripetersi in circostanze analoghe;

che episodi così gravi di violenza familiare sono purtroppo ancora all’ordine del giorno nel nostro Paese e non hanno né colore, né religione, né etnia, ma partono da una mancata educazione al rispetto dell’altro spesso donna o bambino;

che la violenza domestica, infatti, è in Europa e nel mondo la prima causa di morte per le donne dai 16 ai 44 anni. Già una ricerca Eures ed Ansa del 2005 aveva evidenziato come all’interno delle mura domestiche si verifichi un omicidio ogni due giorni e che in sette casi su dieci la vittima è una donna.

Che le donne straniere, spesso provenendo da società in cui il ruolo della donna è subordinato e costretto a muoversi dentro un sistema prettamente patriarcale, sono quelle che incontrano maggiori difficoltà sulla strada dell’integrazione;

tutto ciò premesso e ritenuto

IL CONSIGLIO PROVINCIALE

ESPRIME

– profondo cordoglio per la morte della Sig.ra Begm Schnez;

– ferma condanna per qualsiasi episodio di violenza fisica e/o morale nei confronti di chiunque perpetrato;

– viva preoccupazione per le sorti della giovane Nosheen Butt e per quelle dei suoi tre fratelli privati di qualsiasi riferimento familiare;

– attenzione per il padre e soprattutto il fratello diciannovenne di Nosheen affinchè – nei principi del nostro diritto Costituzionale – gli sia comunque garantito un giusto processo e l’eventuale pena inflitta tenda alla rieducazione del condannato;

al contempo

CHIEDE

Al Presidente ed alla Giunta Provinciale

– di continuare nel percorso già instaurato col Protocollo d’Intesa contro la violenza e di incentivare il Tavolo istituzionale tra prefetto, magistratura, forze dell’ordine, associazioni, , servizi sociale ed ausl affichè si riesca ad attuare piena prevenzione al contrasto contro la violenza alle donne, soprattutto nei confronti delle donne straniere;

– di elaborare – di concerto con le commissioni provinciali competenti – modalità pacifiche di controllo sociale del territorio, sviluppando relazioni di conoscenza sociale , associazionismo multiculturale, reti di vicinato affinchè i soggetti più deboli non siano lasciati soli ed ai margini della nostra collettività;

– di supportare quanti sia in forma singola che aggregata promuovono il dialogo e la conoscenza a supporto del processo di integrazione dei cittadini stranieri;

– di attivare la costituzione di un Tavolo istituzionale tra i rappresentanti delle comunità straniere e le istituzioni territoriali, coordinato dalla Provincia, affinchè vengano sviluppate forme di conoscenza dei diritti umani inviolabili e delle libertà fondamentali e venga quindi avviato un percorso di sensibilizzazione e responsabilizzazione delle donne e degli uomini del nostro territorio, cittadini o stranieri.

p. il Gruppo PD: MONICA BRUNETTI – CECILE KIENGE – LUCA GOZZOLI

p. Gruppo IDV: SERGIO PEDERZINI – PATRIZIA CUZZANI