“La generazione che ci ha preceduto è quella che si è battuta perché i diritti fossero affermati, ma una volta affermati i diritti vanno resi esigibili. Questa è una battaglia che spetta a voi e a noi. Non possiamo farla da seduti, ma tenendoci per mano nella consapevolezza che è un percorso da fare insieme”.

Con questo invito rivolto ad una platea di studenti, il presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, ha dato il via questa mattina a Bologna, nell’Auditorium della Regione, all’incontro dal titolo “In ascolto. Percorsi sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, promosso dal Corecom dell’Emilia-Romagna in occasione della prossima Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il presidente Richetti ha espresso apprezzamento per il lavoro “di grande intensità” svolto dal Corecom nella sua funzione di vigilanza sulla tutela dei minori e ha ricordato che nella scorsa legislatura, con una legge ad hoc per le giovani generazioni (L.r. 14/2008), la Regione Emilia-Romagna ha tra l’altro definito, anche con un apposito fondo, il suo impegno a promuovere politiche attive a favore dei bambini e dei ragazzi coinvolgendo tutti le agenzie educative del territorio.

Protagonisti dell’incontro introdotto dall’intervento di Franco Mugerli presidente Comitato Media e Minori, numerosi studenti dell’Istittuo superiore Liceale Matilde di Canossa di Reggio Emilia, del Liceo Ariosto di Ferrara e dell’Istituto tecnico commerciale Rino Molari di Santarcangelo di Romagna (Rm), invitati a portare il loro contributo sul tema dei diritti.

La convenzione ci ricorda che bambini e adolescenti hanno il diritto non solo ad essere tutelati, ma anche ad esprimere liberamente la propria opinione e a venire ascoltati – ha sottolineato la consigliera del Corecom Arianna Alberici – per questo negli anni la ricorrenza di questo importante anniversario si è configurata come un’occasione per promuovere la partecipazione dei giovani. Nel suo intervento Alberici ha ricordato, in particolare, l’impegno profuso dal Corecom nella ‘media education’ per sviluppare tra i ragazzi consapevolezza e senso critico nell’approccio ai media. In questa direzione va l’iniziativa di pubblicare una guida, rivolta ai genitori sulle opportunità e i rischi per bambini e ragazzi nell’uso di internet e cellulari, nell’ambito del progetto sperimentale di prevenzione e contrasto al cyberbullismo e alla pedopornografia on line, promosso dal Corecom e dal Difensore civico dell’Emilia-Romagna dal titolo ‘La rete siamo noi’. L’indagine svolta per il progetto tra 2000 studenti di 4 province emiliano-romagnole – ha riferito Alberici – ha messo in risalto una serie di dati dai quali emerge quanto sia lontana la percezione del pericolo sia tra i ragazzi sia tra i genitori. Per quanto riguarda questi ultimi, dalla ricerca emerge che il 62% ignora come i propri figli usino internet limitandosi a rimproverarli per il troppo tempo perso davanti al computer e solo il 15% controlla come internet e cellulari vengono usati.

Al successivo confronto, moderato da Fabrizo Binacchi, direttore Rai tre regionale, nel corso della mattinata sono intervenuti: Anna Maria Cappa Monti, presidente di Unicef Comitato regionale Abruzzo, Irene Priolo, presidente di Camina. A seguire, sul tema della tutela nelle comunicazioni, hanno preso la parola Gerardo Bombonato, presidente dell’Ordine dei giornalisti, Marilena Campioni della Polizia delle Comunicazioni dell’Emilia-Romagna e Lina Salvella in rappresentanza dell’Autorità per le Garanzie delle comunicazioni. Per le conclusioni è infine intervenuto Giuseppe Pagani, presidente della V Commissione assembleare, che ha rivendicato per i giovani anche il ‘diritto al futuro’ in un tempo di crisi che lascia poche prospettive alle nuove generazioni.