«Via libera alla fusione tra Atcm e Act, purché l’operazione sia finalizzata non solo a tagliare costi, ma anche ad aumentare la qualità dei servizi erogati». Lo afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche della mobilità per la segreteria provinciale della Cisl di Modena, commentando l’accelerazione inferta al processo di fusione tra le aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale a Modena e Reggio Emilia. «Siamo favorevoli a questo tipo di aggregazioni perché consentono in genere risparmi ed economie di scala – dice Coscia – Ci aspettiamo che la fusione tra Atcm e Act diminuisca anche i costi della gestione amministrativa e di rappresentanza; sia chiaro, in altre parole, che non accetteremmo una moltiplicazione delle poltrone. Detto questo, bisogna capire qual è il progetto industriale che le due aziende vogliono realizzare». Il sindacalista Cisl è convinto che per ottenere maggiore efficienza sia necessario coinvolgere i sindacati e valorizzare il ruolo dei lavoratori. «L’aggregazione delle due aziende provinciali ha un senso non solo se riduce i costi di gestione, ma anche – continua Coscia – se ridisegna il trasporto pubblico locale nell’ottica di “area vasta”, tenendo conto delle esigenze dei territori, compresi quelli attualmente trascurati perché considerati poco convenienti. Se si vuole promuovere davvero il trasporto pubblico locale è necessario, inoltre, evitare scelte non condivisibili come quelle operate da Fer sulla ferrovia Modena-Sassuolo, che scontentano un numero crescente di utenti e per le quali – conclude il segretario Cisl – chiediamo una rapida soluzione».