Sono diminuite, nel 2010, le cause per la nullita’ dei matrimoni dinnanzi al Tribunale ecclesiastico regionale Flaminio di Bologna: i libelli depositati in prima istanza sono stati 104 contro i 124 del 2009; le cause pervenute per l’esame in appello sono scese da 325 del 209 a 293 del 2010. I dati sono stati illustrati oggi a Bologna, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2011 da parte del cardinale arcivescovo Carlo Caffarra, alla presenza di numerose autorita’ civili. Il vicario giudiziale, mons. Stefano Ottani, ha spiegato che si tratta di una contrazione prevista da tempo i cui motivi, verosimilmente, sono da ricondurre alle dinamiche complessive che muovo la societa’ attuale: diminuzione dei matrimoni religiosi, crescente fragilita’ delle persone, calo della sensibilita’ e della conseguente richiesta di regolarizzazione. “Unico rimedio” contro questo andazzo, secondo mons. Ottani, “appare la formazione e l’educazione”.

Tra i dati segnalati oggi – nonostante il dato formale che appare nelle statistiche e che indica in poco piu’ di 19 mesi il tempo impiegato per la definizione di una causa – c’e’ la ‘notevole riduzione’ dei tempi di trattazione delle cause da parte del Tribunale ecclesistico Flaminio: basti pensare – ha sottolineato mons. Ottani – che le Parti nelle cause di cui i libelli sono stati depositati nel 2010 hanno gia’ ricevuto il decreto di ammissione del libello e di citazione in giudizio.

Nel 2010 il Tribunale ha espletato 155 cause in prima istanza e 321 cause in appello. Tra i capi di nullita’ esaminati, ben il 30,3% riguardano l’esclusione dell’indissolubilita’ del vincolo matrimoniale e addirittura il 42,9% l’esclusione della prole.

Il Tribunale ecclesiastico Flaminio ha competenza come tribunale di prima istanza sulle diocesi da Bologna alla Romagna e alla diocesi di S.Marino Montefeltro. In seconda istanza appellano al Tribunale Flaminio di Bologna il Tribunale Etrusco (le diocesi della Toscana) e il Tribunale Emiliano (le diocesi da Modena a Piacenza).