«Un’azione concreta contro la concorrenza sleale in un settore dove è sempre più necessario tenere alta la guardia contro le infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata con un’adeguata azione di prevenzione». Il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e il sindaco di Modena Giorgio Pighi hanno salutato così le nuove adesioni all’Osservatorio provinciale degli appalti pubblici formalizzate giovedì 17 febbraio con la sottoscrizione del protocollo d’intesa da parte dei rappresentanti dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Camera di commercio, dell’Azienda Policlinico, dell’Acer, del Comune di Castelfranco e dell’Ordine degli Ingegneri, mentre hanno annunciato l’adesione anche le altre organizzazione aderenti al Cup, il Comitato unitario delle professioni: dagli architetti ai geometri, dai commercialisti ai consulenti del lavoro, fino agli avvocati e ai notai passando per medici, periti industriali e agrari, chimici, veterinari, agronomi e forestali.

Gli impegni assunti riguardano sia le stazioni appaltanti, con la definizione di precise clausole da inserire nei capitolati, sia i professionisti impegnati nel settore che devono garantire l’osservanza delle norme e i relativi controlli.

Sabattini e Pighi, dopo aver sottolineato l’importanza delle nuove adesioni, hanno rilanciato l’appello rivolto nell’aprile dello scorso anno alle imprese private affinché aderiscano ai criteri dell’Osservatorio, soprattutto per quello che riguarda la comunicazione delle ditte alle quali si affidano i subappalti e rispetto al tema della tracciabilità delle forniture. «In aprile – hanno annunciato – presenteremo il nuovo Rapporto sul settore che, nonostante la crisi, muove oltre 500 milioni di euro all’anno e rende il nostro territorio molto appetibile per la criminalità. Sarà anche l’occasione per fare il punto sulle iniziative che garantiscono la trasparenza».

Erano presenti anche Egidio Pagani, assessore provinciale a Infrastrutture e Sviluppo delle città e del territorio; Antonino Marino, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena; Vincenzo Pasculli, responsabile dell’Osservatorio al quale aderiscono anche Prefettura, Direzione provinciale del lavoro, Inps, Inail, Asl, sindacati, associazioni imprenditoriali e Casse edili.

GARANTIRE TRASPARENZA E PREVENZIONE DALLE MAFIE

L’Osservatorio provinciale degli appalti, iniziativa unica in Italia con queste caratteristiche, è attivo su iniziativa di Provincia e Comune di Modena dal 1999 con l’obiettivo di garantire trasparenza nel settore, sia nel pubblico che nel privato, evitare fenomeni di concorrenza sleale, prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata e delle mafie e qualificare il lavoro delle stazioni appaltanti anche attraverso la formazione dei tecnici, con particolare attenzione ai temi del lavoro nero, dell’evasione contributiva e della sicurezza.

Per le stazioni appaltanti, in particolare, si prevede l’impegno a definire bandi di gara che prevedano requisiti di qualificazione delle imprese che consentano di non ammettere chi non applica contratti collettivi nazionali di lavoro e chi risulti inadempiente in materia contributiva, previdenziale, assicurativa e di sicurezza, oltre che ad attuare una serie di controlli preliminari sulla realizzazione dei lavori e controlli nei confronti dei subappaltatori.

Sono previste specifiche clausole da inserire nei capitolati d’appalto, mentre le stazioni appaltanti si impegnano a inviare comunicazioni alle Casse edili relative alle opere, alle aziende, ai subappalti e alle forniture.

Ogni qualvolta la natura o la tipologia dell’opera da realizzare lo renda opportuno, inoltre, è previsto si proceda all’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, invece, del massimo ribasso che può avvantaggiare le imprese non strutturate e che sono a rischio di irregolarità se non hanno disponibilità di finanziamento.

Intensa l’attività di formazione che ogni anno coinvolge centinaia di tecnici degli enti pubblici approfondiscono diversi aspetti delle procedure d’appalto per migliorarne la qualità: dalla valutazione delle offerte anomale al tema delle sicurezza fino alle novità normative. L’ultimo appuntamento è stato dedicato nei giorni scorsi agli aspetti relativi a servizi e forniture del Codice dei contratti pubblici; il prossimo, in programma il 7 marzo, prevede la presentazione della nuova legge regionale sull’Urbanistica.