Come cittadini e come Movimento 5 stelle di Finale E. ringraziamo l’associazione Bassa Così per essere riuscita a mettere attorno ad un tavolo, per la prima volta, in un confronto aperto, cittadini, Istituzioni pubbliche e la società che propone l’inceneritore di biomasse, Italia Zuccheri.

In tutti i precedenti incontri pubblici si assisteva ad una esposizione del progetto, da parte dei proponenti, con il sostegno degli amministratori locali, ma senza alcuna possibilità, come cittadini, di intervenire.

L’ assenza di confronto è la voluta assenza di democrazia partecipata come modello scelto di gestione che ha connotato questa amministrazione locale, il prodotto di una cultura dell’imposizione da parte di una classe politica autoreferenziale che ci auguriamo al capolinea.

Quando invece i cittadini possono finalmente e liberamente esprimersi fanno emergere ciò che è nei loro bisogni, ciò che realmente vogliono come governo del bene comune.

Non un intervento ha sostenuto il bisogno ed il desiderio di una centrale elettrica a biomassa a Massa F.

La preoccupazione è innanzitutto sulle ricadute ambientali dell’impianto, alla conseguente pesante ed ulteriore compromissione della salute dei cittadini del territorio, come hanno sottolineato tutti i medici intervenuti. Una scelta che, come è stato detto, i nostri figli non ci potranno perdonare.

Una centrale elettrica a biomasse, del modello proposto, di 12,5 Mwe, alimentata con produzione agricole dedicate reperite in un raggio di 50 Km. non è sostenibile neppure sotto l’aspetto economico.

Alla precisa domanda se a livello nazionale esistono altre centrali di questo tipo, il responsabile di Italia Zuccheri non è stato in grado di rispondere.

Come l’intervento dell’assessore all’ambiente provinciale Vaccari non è stato in grado di chiarire l’incongruenza tra gli intendimenti a parole professati dallo schieramento di governo in tema di tutela della salute, con l’approvazione di impianti che invece inequivocabilmente la compromettono.

Restano poi aperte tutte le domande sull’assenza di controllo sulla gestione dei rifiuti durante gli anni di funzionamento dello stabilimento saccarifero: sulla presenza di una discarica in Via Valle Acquosa di cui non è chiara la natura, sul massiccio spandimento di calce nei campi attorno all’impianto.

Come Movimento 5 Stelle continueremo a chiedere che la bonifica rimuova ogni traccia di sostanze e di rifiuti prodotti dall’area interessata, così come previsto dalla normativa,

che la futura amministrazione che uscirà dalle urne dopo le elezioni di Finale E. imponga ad Italia Zuccheri un piano alternativo di riconversione, come è già stato chiesto ed ottenuto in altri comuni della regione: come a Forlimpopoli, come a Bondeno.

(Grilli Finalesi – Per il Movimento 5 Stelle di Modena e provincia il portavoce Area Nord Carlo Valmori)