Nei giorni scorsi la Federazione della Sinistra di Finale Emilia ha presentato, a firma del segretario provinciale Stefano Lugli e della consigliera Annaluisa Pincelli, osservazioni al piano cave del Comune con l’obiettivo di mitigarne gli enormi danni al territorio.
Il piano è finalizzato all’estrazione di argille per realizzare l’autostrada Cispadana, ed indica volumi talmente alti da risultare notevolmente sovradimensionato. Oltre ai 50mila veicoli che si prevede transiteranno sull’Autostrada Cispadana, Finale subirà quindi anche l’impatto di estrazioni che dureranno dai 5 ai 7 anni.
Il piano cave approvato dal Comune di Finale Emilia è l’ennesima violenza che la maggioranza Pd arreca al territorio. Il documento prevede due poli estrattivi per una capacità complessiva di 2milioni200mila metri cubi di argilla da estrarre, che si estendono su una superficie complessiva di 2milioni273mila metri quadrati. Per rendere l’idea delle dimensioni di queste voragini immaginate la superficie di 300 campi da calcio come quelli dello stadio “Braglia” di Modena scavati per 6 metri dal livello del suolo.
I due enormi buchi sono previsti a Finale Emilia in via Ceresa – in una area adiacente alla Zona di Protezione Speciale “Le Meleghine”- e a Massa Finalese in via Albero, con il conseguente traffico di camion che si riverserà nel centro dell’abitato.
Non solo, il piano cave del Comune prevede esplicitamente che si possa scavare sotto il livello della falda acquifera.
Abbiamo quindi presentato diverse proposte di modifica al piano che prevedono la soppressione della cava in via Albero a Massa Finalese e la riduzione dell’estensione della cava di via Ceresa per una diminuzione complessiva del 50% dei volumi di argilla da estrarre. In questo modo si toglie dal centro abitato di Massa Finalese il disagio dovuto alla vicinanza con le attività estrattive previste nelle campagne adiacenti via Albero. A tutela delle falde acquifere abbiamo inoltre proposto di impedire lo scavo sotto il livello di falda.
I due enormi buchi valgono la bellezza di 850mila € di entrate nelle esangui casse comunali, risorse già messe a bilancio ancora prima che le ruspe inizino a scavare, ancora prima che l’Autostrada Cispadana sia approvata definitivamente. Del resto senza queste risorse la giunta non sarebbe stata in grado di far quadrare i conti del bilancio comunale.
Il piano cave dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che la devastazione del territorio è la moneta di scambio con cui gli amministratori del Pd pensano di ripianare i debiti creati da una gestione economica sconsiderata.
Per porre fine a questa situazione è necessario cambiare aria e mandare a casa amministratori tanto incapaci. Per questo non possiamo presentarci alle prossime elezioni amministrative con il candidato del Pd Ferioli che è in Giunta da 8 anni e rappresenta la continuità politica con la peggiore esperienza amministrativa che Finale Emilia ricordi.
(Stefano Lugli, Federazione della Sinistra di Finale Emilia)